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Posatora, al Parco Belvedere
il Meeting dei Popoli

ANCONA - Domenica prossima l'evento promosso dalla Diocesi di Ancona-Osimo e aperto a tutte le persone che vogliono celebrare la gioia di stare insieme

 

Domenica prossima, 16 giugno 2019, con orario 16,30 – 21,30, Ancona vivrà una giornata storica al Parco Belvedere di Posatora, dove si svolgerà il Meeting dei Popoli – La convivialità delle differenze, promosso dalla Diocesi di Ancona-Osimo. Un evento aperto a tutte le persone di buona volontà provenienti da ogni angolo del nostro pianeta, che vuole celebrare la gioia di stare insieme, come una grande famiglia umana, uniti dall’amicizia, nella diversità culturale, per incontrarci, conoscerci, vivere un pomeriggio di convivialità.  Il programma prevede l’inizio della manifestazione alle 16,30 con i “giochi dal mondo” dedicato ai bambini, con attività ludiche animate dalle famiglie italiane e straniere.  Seguirà alle ore 18,30 nell’area dell’Anfiteatro, una “tavola rotonda” con Asmae Dachan giornalista recentemente insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica e Antonio Bonifacio Delegato Regionale Migrantes Campania e la partecipazione di Sua Ecc. Mons. Angelo Spina Arcivescovo Metropolita e condotto dal giornalista Maurizio Socci, con performance, racconti, balli, canti, di ogni parte del mondo.

Lo scorso anno, l’Arcivescovo Spina volle celebrare la “Pentecoste dei popoli” nella cattedrale di san Ciriaco alla quale parteciparono molte persone delle diverse etnie presenti nella città di Ancona. «In questo anno francescano – afferma mons. Spina – vivremo l’incontro a Posatora in un pomeriggio di riflessione e convivialità. Ancona conta circa centomila abitanti, ha oltre tredicimila persone non italiane, appartenenti a circa ottanta etnie diverse. Queste persone le incontriamo per strada, nei negozi, nei luoghi di lavoro, nelle parrocchie e alla Caritas. L’incontro del 16 giugno vissuto con giochi per ragazzi, una tavola rotonda, canti, danze, poesia e cibo, vuole essere un momento di festa per tutti i popoli, per un’unica famiglia umana. S. Francesco di Assisi, in questo anno, ci sprona a vivere il comandamento nuovo dell’amore. Noi amiamo perché siamo stati amati da Qualcuno, questo porta ciascuno di noi a creare un mondo nuovo, accogliendo e testimoniando l’amore libero e gratuito del Signore Gesù. Dialogare oggi è fondamentale per vivere insieme e vivere da fratelli su questa terra. Le differenze tra le varie comunità ed etnie sono una vera ricchezza. Se ci si chiude in sé stessi o si ignora l’altro, non c’è amore per l’altro e la mancanza di amore è il primo passo per uccidere l’altro nel nostro cuore, per estrometterlo ed emarginarlo. L’evento che rientra nelle celebrazioni dell’anno Francescano, vuole aiutare a dare una importante testimonianza di convivenza civile tra i popoli diversi. La paura del diverso, dello straniero, di chi ha un’altra cultura non deve farci rimanere chiusi in noi stessi. L’ incontro e la festa creano solidarietà e fanno superare qualsiasi distanza. È la via della pace che, nel ricordo di San Francesco, uomo di pace, strumento di pace, la nostra Chiesa, con gli Uffici pastorali, in collaborazione con il Comune di Ancona, desiderano far volare alta per una città viva».

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