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Appalti pilotati in Asur, Ceriscioli:
«Sia fatta subito piena luce»

SCANDALO - Il governatore interviene sull'inchiesta che coinvolge, tra gli altri, il direttore generale Alessandro Marini e il sindaco di Castelplanio Fabio Badiali

 

Luca Ceriscioli

 

Indagine su presunti appalti pilotati in Asur per favorire alcuni imprenditori, il governatore Luca Ceriscioli: «Piena fiducia nell’operato della magistratura, chiediamo che si faccia subito piena luce sull’intera vicenda». Tra gli indagati spiccano i nomi del direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini e del sindaco di Castelplanio Fabio Badiali. Dieci in tutto gli indagati, tra questi anche imprenditori, intermediari e un funzionario regionale. La procura di Ancona contesta, a vario titolo, reati che vanno dalla corruzione, al tentato abuso d’ufficio passando per la turbata libertà degli incanti e per la tentata turbativa della libertà del procedimento di scelta del contraente. I fatti prendono in considerazione un arco di tempo che va dal 2015 fino a maggio 2019. «Contiamo – continua Ceriscioli – che le persone coinvolte possano dimostrare la totale estraneità a quanto viene loro contestato e che il tutto si chiarisca in tempi molto brevi. L’attività sanitaria della Regione prosegue in tutte le proprie funzioni, garantendo come sempre ai cittadini la qualità dei servizi offerti». Tra le contestazioni dell’indagine una maxi appalto da 200 milioni di euro legata ai servizi di pulizie di tutte le aziende sanitarie della regione. La gara, indetta a fine dicembre 2018 con decreto proprio di Marini, è ancora in corso. Per la procura, a favorire degli illeciti sarebbe stata un’azienda con sede legale in Emilia Romagna.

Appalti pilotati, bufera nell’Asur: indagato il direttore generale Marini

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