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Arquata, Ceriscioli ricorda le 51 vittime:
«Sono il nostro punto di riferimento
nell’impegno per la ricostruzione»

SISMA - A tre anni dalla tragedia, il governatore della Regione Marche ha partecipato oggi alla messa officiata nella chiesa dell’area Sae di Pescara del Tronto da monsignor Roberto De Odorico e dal parroco di Arquata don Nazzareno Gaspari 

 

 

«Nella grande tragedia del sisma fatta di migliaia di persone senza casa, una distruzione che per la nostra regione ha significato più di 40mila edifici danneggiati, la parte più significativa e chiaramente irrecuperabile è quella delle persone che hanno perso qui la vita. 51 persone che sono per noi un punto di riferimento costante nell’impegno che mettiamo ogni giorno per restituire alla comunità tutte le condizioni migliori e più dignitose di vita. Il 24 agosto – le parole del governatore della Regione Marche, Luca Ceriscioli, arrivato oggi pomeriggio ad Arquata del Tronto per partecipare, nel giorno del terzo anniversario del sisma, alla messa officiata nella chiesa dell’area Sae di Pescara del Tronto da monsignor Roberto De Odorico e dal parroco di Arquata don Nazzareno Gaspari – è quindi giusto dedicarlo a loro, ai familiari, a chi porterà per sempre  addosso il dolore di quelle giornate e delle perdite che ci sono state. In merito alla ricostruzione noi abbiamo sempre sottolineato, da un anno e mezzo a questa parte, come fosse difficile lavorare se non si andavano a semplificare enormemente le regole sia nella ricostruzione pubblica che privata. Il governo è stato quindi per noi il protagonista della ricostruzione».

«E’ chiaro – aggiunge – che non avere il governo è la cosa peggiore. Non sai neanche a chi rivolgere le critiche. L’ultimo anno è passato, da questo punto di vista, invano: non ha prodotto nessun cambiamento significativo.  Speriamo che presto ci  possa essere un nuovo governo che finalmente comprenda come, senza un cambiamento forte sotto il profilo delle regole, sia difficile andare al ritmo di cui avrebbero bisogno i territori, i cittadini e tutte le Marche. La Regione in questi anni c’è sempre stata e ci ha messo tutto l’impegno. Noi però siamo quelli che applicano le regole che ci vengono date. Cerchiamo di applicarle al meglio, anzi troviamo ogni volta la strada per cercare di fare prima,  però nei limiti di procedure che, quando sono burocratiche come quelle ordinarie, mettono sui tecnici delle responsabilità enormi che producono di fatto la lentezza nella approvazione. Quindi noi non ci siamo fatti indietro: sono cambiati tre governi, forse ne arriverà un quarto ed è bene che, chi invece ha la titolarità delle regole, capisca finalmente che senza questo cambiamento è impossibile migliorare il ritmo. Attraverso la semplificazione invece, avremmo la possibilità di dare grande accelerazione».

Nel corso della sua visita il presidente Ceriscioli ha incontrato anche il presidente della Federazione degli ingegneri delle Marche Massimo Conti e i responsabili provinciali. Insieme hanno condiviso  le considerazioni sull’esigenza di velocizzare la ricostruzione con l’auspicio di un miglioramento nel quadro normativo. Alla commemorazione di questa notte celebrata dal vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole, a Pescara del Tronto invece, era presente, come  già negli scorsi anni, la vice presidente della Regione Marche, Anna Casini. Pescara del Tronto è la frazione marchigiana di Arquata che ha pagato il più alto tributo di vittime ricordate nome per nome con 51 rintocchi di campana.

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