di Marco Ribechi
Inchiesta Macrobiotico, parlano i figli di Mario Pianesi. Dopo la relazione letta in aula che ha smontato le accuse mosse a Mario Pianesi sul presunto omicidio della moglie Gabriella Monti (leggi l’articolo) parlano i due figli della coppia, Marco e Matteo, che proprio da questa vicenda erano rimasti molto toccati e colpiti. Le uniche dichiarazioni rilasciate alla stampa in questi mesi, proprio tramite Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), avevano riguardato infatti dei chiarimenti sulla vita e sulla malattia della loro madre che, seppur bambini, avevano vissuto con grande consapevolezza. «Fin dal primo momento abbiamo pensato che si trattasse di una ipotesi del tutto infondata – spiegano Marco e Matteo Pianesi – dobbiamo riconoscere che all’inizio siamo rimasti un po’ scioccati dal dover rivivere, a 17 anni dalla morte di nostra madre, quei momenti dolorosissimi, addirittura con nostro padre accusato di omicidio. Poi ci siamo tranquillizzati, eravamo fiduciosi perchè la verità è soltanto una e noi la sapevamo in tutti i suoi dettagli e infatti è emerso proprio ciò che ci aspettavamo».
Anche Mario Pianesi è stato felice dello svolgimento degli eventi: «Pur mancando ancora una archiviazione ufficiale – continuano i due fratelli – noi tutti la attendiamo con fiducia, siamo certi che arriverà a breve. Nostro padre fin dall’inizio ha collaborato con le autorità giudiziarie e ci ha sempre detto che ha fiducia nel lavoro della magistratura». Per i fratelli Pianesi la vicenda ha quasi dell’assurdo: «Siamo molto felici, ma in realtà stiamo festeggiando un qualcosa che non doveva neanche succedere – continuano – nostro padre amava nostra madre e non le avrebbe mai fatto del male, noi figli siamo la testimonianza della loro unione. Nostra madre ha avuto una vita felice e intensa, purtroppo è morta giovane, ma come dimostrato dalla perizia medico legale la sua morte non è responsabilità di nostro padre».
Tante le persone che hanno manifestato affetto alla famiglia in questi giorni difficili: «Sono tanti coloro che dovremmo ringraziare per il sostegno – proseguono i due fratelli -, in particolare vogliamo ricordare nostra zia, la sorella di nostra madre, che non ha mai creduto all’accusa e a cui sono state attribuite addirittura false dichiarazioni che avrebbero gettato una cattiva luce su nostro padre. Ringraziamo tutti quanti, vecchie amiche di nostra madre, amici di nostro padre e nostri. Sinceramente nessuna delle persone che conosciamo ha mai creduto all’accusa». Non è stato facile comunque affrontare la situazione che si prospettava: «Preferiamo non pensare a chi ha speculato sulla morte di nostra madre gettando fango e falsità su nostro padre – concludono i fratelli Pianesi -, ci permettiamo però di dire che anche nostra madre, che era una persona molto buona, si vergognerebbe di essere stata amica di persone di quel genere». Un’ultima considerazione sul futuro: «Siamo stati educati a pensare che la vita è bella e il futuro va preso con ottimismo – concludono Matteo e Marco Pianesi – anche quando le cose non sembrano andare per il meglio. Siamo certi che tutto si risolverà con una completa assoluzione e che la verità emergerà, come è accaduto in questo caso».
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