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Rettori contro: Longhi e Corradini
i nomi sul piatto per le Regionali 2020

POLITICA – Sull'ipotesi che lo vederebbe lanciato nella corsa a palazzo Raffaello, il rettore dell'Università Politecnica delle Marche, con il mandato in scadenza il 31 ottobre, dribbla con un «no comment», ma in più di un'occasione ha affermato che se ci fosse un progetto serio, non si tirerebbe indietro. Già sul tavolo invece l'autocandidatura del'ex Rettore di Unicam, alla testa si alcune civiche. Progetto che nel maceratese sta riscuotendo un discreto successo, ma che per il momento non pare aver fatto breccia nei fondamentali bacini di Ancona e Pesaro

L’ex rettore Longhi

Due rettori ed un professore di matematica. Il mondo della scuola e dell’università si dimostrano ottime fucine politiche per le Marche, che nella primavera 2020 torneranno al voto. Oltre al governatore uscente ed insegnante Luca Ceriscioli – con la candidatura per la riconferma che di solito viene data di default, ma che in questi difficili tempi politici non è più cosa scontata –, i nomi che circolano all’interno dello schieramento di centrosinistra sono infatti quelli del Rettore della Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, con il mandato in scadenza il 31 ottobre, e quello dell’ex rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini. Se quest’ultimo ha già messo sul piatto la sua candidatura alla testa di un movimento civico, lanciando anche una petizione online per fare le primarie di centrosinistra, Longhi -interpellato durante la Notte dei Ricercatori- ha dribblato la domanda con un «no comment», benché in più di un’occasione abbia affermato che se ci fosse un progetto serio, non si tirerebbe indietro. Allo stato attuale delle cose, però, è difficile delineare il perimetro delle alleanze, con la fluida situazione politica nazionale pronta ad influire sul piano regionale. L’alleanza umbra tra Pd e Movimento 5 stelle a sostegno di un nome della società civile sarà un banco di prova anche per le altre regioni che andranno al voto tra autunno e primavera.

Flavio Corradini

I pentastellati marchigiani hanno finora chiuso all’ipotesi di un’alleanza con i Dem, con il capogruppo regionale Gianni Maggi lasciato solo a caldeggiarla, seppur con la conditio sine qua non di un passo indietro di Ceriscioli. Un apparentamento in stile Umbria insomma, che se prendesse forma vedrebbe salire le quotazioni dei due Rettori. Il progetto di Corradini sta riscuotendo un discreto successo nel Maceratese, ma per il momento non pare aver fatto breccia nei fondamentali bacini di Ancona e Pesaro, imprescindibili perla vittoria. Collegi nei quali, invece, il nome di Longhi appare più papabile.

(m.m)

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