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Barriere Rfi, la petizione
sfiora quota 10mila firme

FALCONARA - Mercoledi’ prossimo al Centro Pergoli il comitato ‘No al muro, si’ al mare’ la consegnerà al sindaco ma la battaglia continua. Amministratori e cittadini compatti chiedono soluzioni alternative all’opera anti rumore

 

 

Sfiora le 10mila firme la petizione avviata a dicembre dal comitato ‘No al muro, sì al mare’ di Falconara per dire no alle barriere antirumore di Rfi. Mercoledì 9 ottobre alle 18.45, al Centro Pergoli di piazza Mazzini, il portavoce del comitato Luigi Galatello e il segretario Paolo Baldelli (che guida il coordinamento regionale dei comitati ‘No al muro, sì al mare’) consegneranno la raccolta firme al sindaco Stefania Signorini. Un gesto dal forte significato simbolico, perché rappresenta la contrarietà di tanti cittadini rispetto all’ipotesi di veder sorgere un vero e proprio muro di separazione tra la città e il mare.

L’incontro di mercoledì al Pergoli sarà anche un modo per ribadire che l’amministrazione comunale è sempre al fianco dei cittadini, dei quali si farà portavoce in tutte le sedi istituzionali. La petizione è chiusa, ma non la battaglia contro l’opera che Rfi intende realizzare, una struttura che abbatterebbe l’inquinamento acustico a un prezzo insostenibile: deturperebbe il paesaggio, impedirebbe il ricircolo dell’aria lungo la trafficatissima via Flaminia, peggiorerebbe la qualità della vita e farebbe deprezzare gli immobili ora affacciati sul mare. Comune e comitato si stanno organizzando per promuovere ulteriori iniziative, che andranno tutte in un’unica direzione: quella di ribadire l’inutilità dell’opera. Amministratori e cittadini sono convinti che, per abbattere il rumore lungo la linea ferroviaria, vadano progettate soluzioni alternative al muro, partendo innanzitutto dalla fonte del rumore (binari e materiale rotabile) come prevede anche il decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 novembre 2000.

«La battaglia contro il muro è stata avviata insieme dall’amministrazione comunale e dal comitato – dice il sindaco Stefania Signorini – e proseguiremo fianco a fianco finché il progetto delle barriere sarà definitivamente accantonato. Falconara ha bisogno del mare e combatterò accanto ai cittadini contro questa opera, che rappresenta una soluzione standardizzata contro il rumore e non tiene conto delle peculiarità del territorio». «L’auspicio – aggiunge Paolo Baldelli del coordinamento marchigiano dei comitati – è che tutte le istituzioni coinvolte, come accade a Falconara, combattano al fianco dei cittadini per raggiungere gli stessi obiettivi, che sono la tutela della comunità e del territorio».

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