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Danni causati dai lupi:
rimborsi totali e più veloci

ALLEVAMENTI - Nuova modalità per chiedere gli indennizzi, specificate però le misure minime di prevenzione senza le quali non si ha diritto a fare richiesta

 

Anna Casini

 

Procedure più semplici e immediate per richiedere gli indennizzi a seguito dei danni causati dai lupi negli allevamenti, che verranno ora pagati interamente. A dirlo Anna Casini, assessora regionale all’Agricoltura. Gli allevatori potranno inviare direttamente la domanda in forma elettronica (piattaforma Siar – Sistema informativo agricolo regionale), senza presentarla tramite il Comune. Il verbale di accertamento verrà successivamente trasmesso, con posta certificata (Pec), direttamente dai veterinari dell’Area vasta competente. Gli indennizzi copriranno il 100 percento della predazione, anziché l’80 percento come nel passato. Verrà altresì rimborsata anche l’80 percento della spesa necessaria per le cure veterinarie per gli animali feriti.

Sono state, inoltre, precisate le misure minime di prevenzione che gli allevatori dovranno attuare per poter accedere ai contributi. Le nuove disposizioni sono entrare in vigore il 7 ottobre, mentre per le vecchie predazioni saranno applicate le regole precedenti. «Abbiamo semplificato le procedure per accelerare gli indennizzi. Si tratta di un aiuto concreto agli allevatori in difficoltà e una sburocratizzazione che la Regione cerca di attuare, come prassi amministrativa corrente, nei vari settori di competenza», spiega Casini. Nel 2018 le richieste pervenute sono state 110, di cui 90 per predazione da lupo e 20 da cani randagi. Sono stati coinvolti 497 ovicaprini, 18 bovini, 21 equidi. Ventisette domande non sono state liquidate perché dai verbali di accertamento, redatti dai veterinari intervenuti, è stata rilevata la mancanza di misure di prevenzione, come cani da guardia e reti per il ricovero notturno degli animali.

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