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Dai materassi alle mascherine:
alla Lordflex’s 100mila pezzi al giorno

SERRA DE' CONTI - La storia dell'azienda capitanata da Guerrino Bini, trasformatasi per l'emergenza Coronavirus. Tutti i dispositivi hanno il marchio CE e le certificazioni necessarie

Guerrino Bini

 

Dalla produzione di materassi a una linea dedicata alle mascherine chirurgiche. E’ la storia della Lordflex’s di Serra de’ Conti, guidata da Guerrino Bini. Un’azienda presente sul territorio da oltre 50 anni e specializzata nella produzione di materassi e dispositivi per il sonno. Con il lockdown, la decisione di realizzare mascherine.  Centomila al giorno, con marchio CE e tutte le certificazioni necessarie, ottenute anche tramite il Politecnico di Milano. «Un piccolo capolavoro» definisce il dispositivo di protezione Guerrino Bini, amministratore unico dell’azienda. Descrive la mascherina con orgoglio, perché frutto di molteplici prove, ore e ore di lavoro e la passione di sempre.  «Seguendo la filosofia che da sempre ci ispira, abbiamo ritenuto necessario per l’emergenza in atto fornire il nostro contributo convertendo inizialmente la produzione per realizzare mascherine utili a limitare il contagio. Ora la produzione di questi dispositivi corre parallela a quella tradizionale di materassi e sistemi riposo». Lungimiranza e conoscenza. Da subito chiaro l’obiettivo, diventare ‘La Ferrari delle mascherine’. «L’idea sin dall’inizio era creare una mascherina di assoluta qualità, utilizzando i migliori tessuti possibili e ottenendo tutte le certificazioni necessarie per offrire alle persone un contributo veramente utile. Per farlo sono stati necessari ingenti investimenti. Quindi si è passati alla scelta del materiale migliore, alla progettazione degli impianti, fino alle numerose prove di laboratorio, tra cui la misura dell’efficienza di filtrazione batterica. E’ stato coinvolto anche il Politecnico di Milano. Il tutto per avere certificazioni non facili da ottenere. La solidità aziendale e le competenze acquisite in tanti anni di lavoro ci hanno permesso in breve tempo di arrivare ad un prodotto di cui andare veramente orgogliosi, che può vantare il marchio CE. Inoltre, ogni mascherina ha il logo della nostra azienda, sinonimo di sicurezza e qualità». La produzione è a pieno ritmo, tanto da riuscire a soddisfare richieste anche fuori regione: «Ci stiamo assestando sulle 100mila mascherine al giorno e rispondiamo a molteplici richieste, tra cui quelle di amministrazione pubbliche, ospedali, case di riposo, farmacie ed aziende». E non manca la solidarietà, con forniture a Comuni, altri enti, operatori sanitari ed iniziative che hanno visto coinvolto anche lo chef Bruno Barbieri, protagonista di una videochiamata intercorsa proprio con Bini.

 

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