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Ciampechini appoggia Acquaroli:
«E’ l’uomo giusto, il Pd è dilaniato»

MARCHE 2020 - Il segretario regionale del Nuovo Cdu manifesta l'appoggio al candidato del centrodestra. Dalle fila di Forza Italia il commissario Francesco Battistoni accusa il segretario dem Gostoli di «scorrettezza istituzionale» per aver usato il logo della Regione sui manifesti del Pd

Ciampechini

Augusto Ciampechini

 

«Con Francesco Acquaroli, le nostre bellissime Marche potranno tornare a brillare, senza partitocrazia, senza laboratori politici che mirano al potere, senza progetti sociali che si trasformano in business, senza commissari che nascondono le macerie anziché ricostruire». Così Augusto Ciampechini, responsabile regionale del Nuovo Cdu manifesta l’appoggio del partito alla candidatura alla presidenza della Regione del deputato FdI di Potenza Picena.

«Non sono mai stato di destra – prosegue Cimapechini –  né di FdI né della Lega, sempre orgogliosamente di centro, quello sano, vero, alternativo al Pd (Pensiero Debole) e al giustizialismo (…oggi 5S). Con la destra, nei miei anni d’impegno politico, ho sempre parlato, cercato soluzioni e lavorato per il bene comune.

Francesco lo conosco da tanti anni e ne apprezzo le qualità umane e caratteriali. Lo stimo per come ha saputo costruire il suo percorso politico e per il lavoro amministrativo svolto con serietà e onestà Credo che, se dovesse vincere, come peraltro indicano i sondaggi, darà certamente prova di saper governare con competenza e capacità i nostri territori».

Passa poi a parlare del Pd: «Il Partito Democratico ha da tempo abbandonato le classi lavoratrici scegliendo, nelle politiche sociali, le élite e i gruppi ristretti di potere. Basti guardare alla problematica del gender (che ad ogni tornata elettorale tentano di imporre con leggi liberticide) o alle scelte economiche ( sempre più simili a quelle dell’agenda Bilderberg). Anche le scelte sui “migranti”, che così come strutturate ne favoriscono il traffico e la tratta, quelle sulla giustizia, come è emerso in questi giorni (vedi il caso Palamara) sono testimonianza di questo abbandono da parte del PD della sua linea originaria. Oggi il Pd ha perso la connotazione popolare dettata dalla partecipazione, dall’unità e dalla compattezza, orgoglio e cemento dei partiti storici della sinistra italiana. Esso è dilaniato da guerre intestine che mirano esclusivamente alla leadership, un partito pieno di quadri dirigenti e svuotato di iscritti e partecipanti.

Ecco perché Francesco Acquaroli è l’uomo giusto al momento giusto. Francesco Acquaroli è la possibilità che in questo momento storico ci permetterà di cambiare rotta e di iniziare un percorso nuovo, concreto per risolvere i tanti problemi (infrastrutture, sanità, scuola, turismo,lavoro per citarne alcuni) che bloccano la crescita della nostra regione».

battistoni

Francesco Battistoni

Da Forza Italia invece il commissario regionale Battistoni accusa il segretario dem Giovanni Gostoli di «fare lavori di patchwork con il logo della Regione Marche sui manifesti elettorali del Partito democratico. Questa scorrettezza istituzionale è la dimostrazione di come il Pd consideri la Regione Marche una cosa di sua proprietà. Capisco che dopo 27 anni si sentano i padroni, ma lo sgarbo rimane. Per fortuna che tra pochi mesi arriverà lo sfratto ed il centrodestra governerà nell’interesse dei cittadini». Battistoni sostiene che «Il Pd marcia spedito in una campagna elettorale piena di scorrettezze. Abbiamo denunciato sin da subito l’attaccamento alla poltrona Anci Marche del candidato Maurizio Mangialardi, che non rinuncia alla carica di presidente vacante perché sostiene che oltre lui non ci siano altri sindaci marchigiani in grado di ricoprire questo ruolo. Ruolo istituzionale dal quale continua a fare vergognosamente campagna elettorale».

 

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