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Rischio ‘classi pollaio’ alla ‘Marco Polo’
il sindaco scrive all’Ufficio scolastico

FABRIANO – Gabriele Santarelli rileva che per la scuola l’assegnazione di sole 3 classi a fronte dell’iscrizione di 75 studenti è inadeguata negli spazi per il rispetto delle regole sul distanziamento sociale e implica la rinuncia al tempo pieno

Il sindaco Gabriele Santarelli

 

‘Classi pollaio’, il sindaco di Fabriano scrive al direttore dell’Ufficio scolastico e per conoscenza all’assessore all’Istruzione della Regione Marche. «Con la presente sono a stigmatizzare la scelta e l’indicazione che è stata fatta alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo ‘Marco Polo’ di Fabriano per l’attivazione di soli 3 classi a fronte dell’iscrizione di 75 studenti. – esordisce la lettera a firma di Gabriele Santarelli – Questa decisione è stata presa senza tenere in considerazione il fatto che, dei 75 studenti, 15 hanno richiesto l’iscrizione al tempo pieno e che quindi sono 60 quelli che devono essere assegnati ad altre prime. L’indicazione della possibilità di attivazione di sole 3 prime classi significa dover mettere insieme 30 studenti in due classi oppure rinunciare al tempo pieno mettendo in difficoltà non solo la dirigente ma soprattutto le famiglie che hanno optato per una scelta consci degli impegni e delle esigenze dell’organizzazione familiare».

Le medie ‘Marco Polo’ di Fabriano

Il sindaco si fa portavoce delle famiglie «perchè soprattutto in questo periodo, dove si sta ponendo la massima attenzione per garantire il necessario distanziamento sociale anche nelle classi e durante il quale è massima l’incertezza sulle modalità di riavvio delle lezioni, ritengo che sia necessario consentire a detta scuola di attivare 4 classi per garantire i servizi necessari e la massima sicurezza». Confidando nell’accoglimento della richiesta. Il primo cittadino rileva sui social media dove ha pubblicato la missiva che in un momento così delicato « ragionare solo sui freddi numeri e tenendo in considerazione solo i costi è assolutamente sbagliato. La Regione deve collaborare con i dirigenti e i comuni che stanno lavorando con grosse difficoltà per garantire la massima sicurezza nelle scuole in vista della riapertura di settembre. Deve soprattutto comprendere le esigenze delle famiglie che scelgono il tempo prolungato per necessità».

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