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Mangialardi: «Il decreto va cambiato
o mobilitiamo 8mila sindaci»

SISMA - Il coordinatore marchigiano delle Anci terremotate e candidato governatore del centrosinistra sul caso delle misure bocciate dalla Commissione bilancio: «Questa decisione mortifica la sofferenza dei cittadini di oltre 130 comuni di 4 regioni e deve essere rivista»

Coordinamento_nazionale_Anci

Maurizio Mangialardi insieme al coordinamento Anci terremotate

 

«Come coordinamento delle Anci terremotate abbiamo lavorato alla redazione di un documento di sintesi approvato in assemblea che il presidente Decaro ha portato in audizione al governo. La notizia che la Commissione Bilancio della Camera abbia bocciato gli emendamenti proposti dell’Anci è inaccettabile». A dirlo è Maurizio Mangialardi, coordinatore delle Anci Terremotate Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo e candidato governatore del centrosinistra nelle Marche. Mangialardi interviene dopo una schiera di proteste sullo stesso tema, tra cui quella del suo avversario alle regionali Francesco Acquaroli (candidato del centrodestra) che ugualmente stigmatizza la decisione della Commissione bilancio.

«Tale decisione mortifica la sofferenza dei cittadini di oltre 130 comuni di 4 regioni e deve essere rivista. Diversamente – prosegue Mangialardi – sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8mila sindaci italiani già pronti ad essere mobilitati dal nostro Presidente Decaro perché come Anci riteniamo la tale bocciatura ingiustificata e ingiustificabile. Tra poche settimane ricorrerà il quarto anniversario dalla scossa del 24 agosto, la prima della tremenda sequenza che ha sconvolto il centro Italia. Proprio perché è già trascorso molto tempo non ci interessano i motivi alla base della bocciatura ma, come coordinamento delle Anci terremotate – ha concluso Mangialardi – ribadiamo che urge il recepimento delle istanze da inserire nel prossimo decreto».

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