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«Riapertura degli asili nido
con un ritardo ingiustificato»

FABRIANO - Francesco Ducoli, segretario cittadino del Pd, fa osservare che il servizio è stato riavviato solo oggi e con una tariffa settimanale “forfettaria, omnicomprensiva e non frazionabile”, del costo di 75 euro, senza modulazione in base all'Isee

A destra in piedi, Francesco Ducoli

 

 

«Quella dell’apertura estiva degli Asili Nido è stata l’ennesima brutta vicenda con cui l’Amministrazione comunale di Fabriano ha dimostrato la totale incapacità di progettazione e organizzazione dei servizi comunali in questo periodo così delicato, soprattutto per le famiglie. Ma partiamo dall’inizio. I servizi estivi sarebbero potuti riaprire dal 15 Giugno. La Cooperativa di gestione protocollava il progetto per la gestione il 29 giugno 2020. Il Comune provvedeva all’avvio del servizio solamente  oggi, in data 13 luglio 2020. Un lasso di tempo enorme e un ritardo cronico al quale siamo ormai purtroppo abituati, anche di fronte al paragone con moltissimi altri Comuni che hanno aperto queste tipologie di servizi già a partire da giugno». Attacca la gestione delle politiche sociali e scolastiche dell’amministrazione pentastellata Francesco Ducoli, segretario del Pd di Fabriano, in questa  fase 3 dell’emergenza sanitaria. Quello che ritiene più grave «sono state le modalità di comunicazione alle famiglie e l’infelice determinazione del prezzo. – sottolinea il coordinatore cittadino dei democrat – Dopo una serie di rimpalli da parte dell’amministrazione, alla fine si è data comunicazione dell’apertura del servizio solamente tre giorni prima della stessa, con evidenti disagi per che si è ritrovato in tempi strettissimi per procedere alla valutazione economica e relativa iscrizione.

Peggio ancora la determinazione del costo del servizio: tariffa settimanale “forfettaria, omnicomprensiva e non frazionabile”, del costo di 75 euro, senza modulazione in base all’Isee (come avviene normalmente, invece, per il servizio ordinario) che non tiene assolutamente in conto delle esigenze particolari, soprattutto economiche, di chi si trova in difficoltà anche a causa dell’emergenza Covid. Detto in poche parole: ritardi ingiustificati, proporzionalità dei costi sacrificata per l’incapacità di organizzare in tempi idonei una tariffazione equa ed adeguata, comunicazione alle famiglie ai limiti della decenza. Il modo in cui si è gestito questo delicato servizio è esattamente lo specchio di come Santarelli & Co. gestiscono il nostro comune: puro e semplice dilettantismo».

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