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All’Univpm lezioni online e in presenza,
un’app per prenotarle
«Così ripartiamo in sicurezza»

L'INTERVISTA al rettore Gian Luca Gregori sulla Fase 3 della Politecnica, tra le mille università migliori al mondo. Un applicazione consentirà agli studenti di conoscere la capienza delle aule di tutte le facoltà e fermare il posto. L'offerta didattica è stata ampliata: «Abbiamo cercato di dare una risposta molto pratica alle nuove esigenze del mercato del lavoro ma anche a quelle della società»

Il Rettore Gian Luca Gregori

 

di Alberto Bignami

Il ritorno alla normalità, in completa sicurezza, è un obiettivo anche dell’Università Politecnica delle Marche in relazione all’emergenza sanitaria per il Covid-19. Con il Magnifico Rettore, Gian Luca Gregori, Cronache Ancona ha fatto un primo punto sulla ripartenza dell’ateneo. 

Martedì 24 agosto alla Politecnica sono ripresi gli esami in presenza, con tutte le modalità di distanziamento previste. Allievi e docenti, come hanno accolto questo che si può considerare un ritorno alla normalità?
«Il nostro obiettivo è quello di ripartire e ritornare alla normalità ovviamente nel rispetto della persona e della sicurezza. Abbiamo definito adesso il protocollo per la Fase 3 in modo da tutelare tutti, ma nel tempo stesso far comprendere che noi siamo pronti. D’altronde faremo le lezioni sia in ‘presenza’ e, contemporaneamente, ‘online’. Abbiamo utilizzato questo approccio misto. Teniamo poi conto che il 3 settembre avremo i test per medicina, quindi iniziamo i primi concorsi importanti mentre il 22 avremo quelli per le scuole di specialità perché, per la prima volta, noi ospitiamo come Università Politecnica delle Marche i test per l’accesso alle scuole di specialità mediche nazionali. Gestirla in questa fase non è certamente facile però è un riconoscimento che il Ministero ci fa.

A seguito della pandemia, la facoltà di Medicina forse è la più gettonata. Quali indirizzi suscitano maggiore interesse?
«Abbiamo avuto un grande incremento delle borse di specialità mediche. Si è verificato a livello nazionale ma ha riguardato in maniera davvero molto consistente la nostra Facoltà di Medicina. Avere dunque un così grande numero di specializzandi è un potenziale per tutti. Sicuramente l’area medica è stata un’area oggetto di grande interesse. Ad agosto c’è stata una delibera della Regione che ha finanziato 162mila euro come premio agli specializzandi e 4 nuovi corsi in tema sanitario da realizzare nella regione Marche: Fisioterapia, Logopedia, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e una laurea magistrale sui temi sanitari, per il 2021-2022. Uno sforzo rilevante anche da parte della Regione.

Come stanno andando le nuove iscrizioni?
«Ancora è troppo presto per dirlo ma incominceremo ad avere un po’ di dati confrontabili quando inizieranno le lezioni a fine mese. Abbiamo fatto di tutto per mantenere alto il livello. Per la prima volta l’Università è stata collocata tra le mille più importanti del mondo, e questo è un primo dato molto forte. Poi quest’anno abbiamo incrementato l’offerta formativa con 4 nuovi corsi di laurea: Sistemi Industriali e dell’Informazione, è un corso professionalizzante a Pesaro su Industry 4.0, poi Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche, Data science per l’economia e le imprese e infine Management della sostenibilità ed economia circolare. Abbiamo riattivato tre corsi di laurea, a Medicina, che erano stati sospesi. Già da quest’anno abbiamo iniziato ad aumentare l’offerta formativa per cui, anche qui, abbiamo cercato di dare una risposta molto pratica alle nuove esigenze del mercato del lavoro ma anche alle nuove esigenze della società in generale».

Opterete per orari flessibili, anche per l’utilizzo delle biblioteche e dei laboratori?
«L’accesso ai servizi forniti dalle biblioteche avviene tramite prenotazione al sito web dedicato.
Abbiamo creato un’app, e penso che siano poche le Università ad averlo fatto, che permetterà agli studenti di prenotare la presenza alle lezioni per tutte le 5 Facoltà, ognuna con le sue esigenze in termini di didattica: dall’immersione fino all’utilizzo del microscopio, per fare qualche esempio. È stato fatto un ampio lavoro e posso fare solo i complimenti al personale che si è impegnato molto in questi mesi e ad agosto è stato sempre qui. Si è fatto un grande investimento in nuove tecnologie e attrezzature. La costruzione dell’app nasce, infatti, da una ricerca eseguita dagli ingegneri della Facoltà di Ingegneria sui sistemi di areazione. Abbiamo definito per ogni aula la dimensione massima utilizzabile. Sulla base dell’aerazione e sulla base della distanza ci sono aule utilizzabili al 40%, al 50% e così via. L’app per gli studenti permetterà di prenotarsi tenendo conto del numero di posti disponibili. Ogni corso avrà dunque la propria aula e i propri i numeri. Al tempo stesso le lezioni saranno anche online. L’app è un nostro prodotto e l’obiettivo è provare a ripartire in sicurezza perché non è possibile fermare tutto. Bisogna dare una risposta a tutta la comunità lavorando per garantire l’accesso alla formazione e la sicurezza per tutti».

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