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Pagamento delle utenze sospeso
per venti associazioni di Maiolati

SI TRATTA di realtà locali appartenenti al mondo dello sport, del volontariato, della cultura e della musica, che usufruiscono degli spazi di proprietà comunale

Tiziano Consoli

 

La Giunta comunale ha approvato, nei giorni scorsi, una delibera che prevede l’esenzione dal pagamento dei rimborsi spese per le utenze per tutte quelle associazioni cui sono stati concessi in uso gratuito dei locali comunali. Si tratta di oltre venti realtà locali appartenenti al mondo dello sport, del volontariato, della cultura e della musica, che usufruiscono già degli spazi dell’ex scuola primaria di via Leopardi, a Moie, o dei locali di via Celeste Erard, a Maiolati Spontini, oltre alla parrocchia Santa Maria di Moie cui è stato concesso, per l’anno 2020, l’uso gratuito temporaneo dei locali del primo e secondo piano dell’ex scuola secondaria, esclusivamente per l’attività pastorale con i giovani, nel periodo di svolgimento dei lavori di ristrutturazione dei locali parrocchiali.
La Giunta ha deciso, così, di accogliere le richieste delle associazioni gravemente danneggiate dall’interruzione delle attività a seguito dell’emergenza sanitaria ancora in corso. Una parte dei fondi stanziati dal Governo, e assegnati al Comune per fronteggiare la crisi legata al Covid-19, verrà quindi utilizzata per coprire le spese relative ai consumi delle utenze per l’uso dei locali comunali. Le associazioni non hanno potuto svolgere regolarmente la loro attività e inoltre, nonostante per diversi mesi dell’anno i locali siano stati chiusi e non utilizzati, hanno dovuto comunque pagare le utenze, oltre a sostenere consistenti costi per la sanificazione dei locali. Da qui la decisione della Giunta di provvedere ai rimborsi utilizzando una quota dei ristori stanziati dallo Stato a seguito dell’emergenza sanitaria. «Le associazioni – spiega il sindaco Tiziano Consoli – sono una parte fondamentale del nostro tessuto sociale. Sono tantissime le realtà presenti nel nostro Comune, che danno risposte a bisogni aggregativi, culturali, sportivi e rappresentano così un elemento di coesione, di solidarietà e di crescita dell’intera comunità. Era giusto, quindi, sostenerle per consentire loro di continuare a svolgere questo importante ruolo».

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