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Primo trapianto del 2021 a Torrette:
un rene nuovo per una 77enne

ANCONA - E' stato eseguito dall'equipe coordinata dal prof Marco Vivarelli, direttore della Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti

 

Primo trapianto di rene all’ospedale di Torrette nel 2021. E’ avvenuto nel pomeriggio del 4 gennaio per mano dell’equipe coordinata dal prof Marco Vivarelli, direttore della Clinica di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti. La particolarità di questo intervento è stata l’età sia della ricevente: 77 anni.   La paziente a tre giorni dal trapianto ha un decorso regolare, con ottima ripresa della funzionalità dell’organo.
«Chiaramente il ricevente di trapianto anziano ha più comorbidità – ha detto il dottor Andrea Vecchi, dell’associazione regionale dei trapiantati – e quindi è tecnicamente più difficile, tuttavia una corretta sinergia dell’equipe sia chirurgica che medica, in questo caso nefrologica, porta al risultato programmato. Io personalmente come parte dell’equipe chirurgica dal 2005, anno della istituzione del Programma Trapianti nelle Marche, come presidente dell’associazione trapiantati delle Marche e da pochi mesi presidente nazionale del Forum delle Associazioni Trapianti, auspico che in futuro anche nella nostra regione si possa creare un Centro Trapianti con una Direzione Centralizzata, il suo personale dedicato comprendente gli specialisti internisti per le patologie del fegato che del rene, la propria sede comprendente sia la degenza che gli ambulatori pre e post trapianto. Una organizzazione di questo tipo porterebbe sicuramente per il futuro la possibilità di ampliare l’offerta ai nostri cittadini come il programma di doppio trapianto, l’approccio con tecnica robotica per il prelievo di organo da donatore vivente, nonché indubbiamente un ulteriore miglioramento nella qualità degli ottimi risultati già ottenuti negli anni.  Con vivo compiacimento oltre al risultato di questo primo intervento, mi auguro che questo anno, a seguito delle vaccinazioni, si possa innanzitutto tornare ad una quasi totale normalità di tutte le attività. A tale riguardo ho sollecitato il Ministero della Salute perché sia i cittadini trapiantati che coloro che sono in attesa, compreso i dializzati possano essere inseriti nelle liste di priorità, subito dopo gli operatori sanitari e nella categoria dei pazienti fragili».

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