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«Ennesimo stop alla terza corsia:
aprite subito il cantiere sull’A14»

CONFARTIGIANATO denuncia: «Il completamento è paralizzato e la doccia fredda che arriva dalle Autostrade non possiamo accettarla. Il ministro De Micheli aveva annunciato il suo prolungamento da Porto Sant’Elpidio a Giulianova»

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Da sinistra: Troli, Leonori, Totò

 

«A14, ennesimo stop alla terza corsia. Basta rimpalli, aprite subito il cantiere». E’ la dura presa di posizione di Confartigianato, con il suo presidente territoriale Renzo Leonori e due vice Natascia Troli e Lorenzo Totò. «Il completamento della terza corsia dell’A14 è paralizzato e la doccia fredda che arriva dalle Autostrade non possiamo accettarla. Oseremmo dire un’inversione del senso di marcia. Già, perché il ministro De Micheli aveva annunciato recentemente il suo prolungamento da Porto Sant’Elpidio a Giulianova, parlando persino di 1,3 miliardi di euro in stanziamenti economici. I fondi ci sono, l’intenzione pure. Arriva il lieto fine? Niente affatto. Nel Piano industriale 2020-2023 della Società Autostrade – spiegano da Confartigianato – non c’è traccia di questo intervento. Quindi, dovremmo dedurre che per i prossimi anni le Marche resteranno strozzate dagli ormai famosi ‘colli di bottiglia’ dell’A14, con conseguente intasamento delle altre arterie viarie. Vedi il periodico caos sull’Adriatica.

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Problema di pianificazione’ di medio e lungo termine, leggiamo nelle motivazioni della Società. Ma il medio e lungo termine qui si sta trasformando in eternità. Intanto, i cittadini si lamentano, gli autotrasportatori sono al palo. Sull’A14 la permanenza di lavori continui genera disagi che non sono più tollerabili. E lo denunciamo da troppo tempo. Non siamo, inoltre, preparati ad affrontare il possibile imprevisto: il sequestro dei due viadotti ha evidenziato ancora tutte le fragilità della nostra rete. Ricordiamo, infine, tutto quello che abbiamo dovuto sopportare nell’estate 2020, così come nelle altre stagioni passate, con ingorghi continui. Un danno certo economico, ma anche di immagine, poiché per il turismo non è stato proprio un bel biglietto da visita. Per l’estate 2021, a questo punto, prevediamo lo stesso scenario. Assistiamo, del resto, all’ennesimo blocco. Sostanzialmente, liquidare un intervento fondamentale per il territorio come un difetto di programmazione è inaccettabile. Non ci interessano i rimpalli, ci interessano le conclusioni. Per questo, chiudiamo con un appello alla Regione, affinché si faccia portatrice degli interessi della collettività al Mit. L’augurio è che il Ministero riesca a trovare la quadra con le Autostrade il prima possibile. L’attesa è logorante».

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