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‘Premio parola d’Impresa’:
sul podio Fileni,
Garofoli e Giocamondo

ANCONA – Assegnato ieri pomeriggio il riconoscimento per il miglior progetto di comunicazione nelle Marche. Special Prize a Trevalli Cooperlat e Karman

I premiati nella foto ricordo

 

 

Un pomeriggio ricco di emozioni, di storie, di valori quello che si è svolto ieri nella sede di Confindustria ad Ancona e in diretta streaming: l’evento finale del progetto Parola d’Impresa, ideato da Confindustria Marche con l’obiettivo di sostenere, – fa sapere una nota ufficiale degli organizzatori  – diffondere e valorizzare la cultura della comunicazione dei valori aziendali nel mondo delle imprese. Il progetto ha potuto contare sul supporto di Audi Domina, Banca Generali Private e Pwc; media partner L’imprenditore. Premiate le aziende marchigiane che hanno vinto il Premio parola d’Impresa,«Con questo progetto – ha affermato Diego Mingarelli, vice presidente di Piccola industria Confindustria e promotore dell’iniziativa – abbiamo voluto far capire che la comunicazione è alla portata di tutti e può rappresentare uno straordinario asset di crescita. Per questo abbiamo raccolto tante storie di imprese piccole e medie, familiari e non, impegnate in diversi settori produttivi, dall’alimentare alla moda, dal mobile ai servizi, che competono sui mercati globali e assumono il ruolo di ambasciatrici delle Marche nel mondo».

La premiazione nel corso di un Convegno condotto da Maurizio Socci, al quale sono intervenuti, in presenza e in collegamento, Antonio Fazzari, General Manager di Fater, joint venture P&G – Angelini, Fabrizio Longo, direttore di Audi e Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria e ceo del Gruppo Ebano. Per Confindustria Marche presenti Diego Mingarelli e il Direttore Paola Bichisecchi. E’ stato Luigi Paparoni, direttore Area brand Identity di Confindustria e presidente della Giuria – composta da Paolo Errico, ceo Maxfone, Federica Pascucci dell’Università Politecnica delle Marche e Susanna Revoltella dell’Università di Milano – ad introdurre i vincitori delle tre categorie del Premio.«In tutti i progetti presentati abbiamo riscontrato un forte attaccamento al territorio e un orgoglio di appartenenza a questa bellissima regione, da cui tutti hanno tratto ispirazione» ha detto Paparoni in collegamento video da Roma.

Nella categoria “Forme di comunicazione tradizionali” primo classificato Fileni Alimentari, con sede a Cingoli, terzo player nazionale nel settore delle carni avicole e leader in Italia nelle carni bianche da agricoltura biologica.«Un progetto che mi è piaciuto da subito perché dà alle imprese la possibilità di farsi conoscere non solo dal punto di vista dei numeri, ma con l’occhio del racconto – ha detto Roberta Fileni, membro Cda Fileni Alimentare spa e collegata insieme al padre Giovanni dalla sede dell’azienda – E’ stato un progetto che è nelle mie corde e nelle corde della mia impresa: oggi le imprese marchigiane hanno un grande bisogno di raccontare, di parlare, di comunicare. E oggi più che mai è importante dare messaggi positivi e di resistenza: tutto questo passerà e ci farà essere più forti di prima». Nella categoria “Forme di comunicazione digitale” primo classificato Giocamondo, con sede ad Ascoli Piceno, nata nel 2004 e leader italiano nel settore delle vacanze per ragazzi e Senior e di servizi turistici d’eccellenza. “Siamo molto onorati, è un gran piacere per un imprenditore essere premiato, cosa che non succede spesso – ha affermato Stefano De Angelis, ceo dell’azienda, sottolineando quanto la comunicazione sia essenziale per loro – “Le persone ci affidano i loro figli ovvero il loro bene più prezioso: noi comunichiamo solo on line ed ecco perché i messaggi che mandiamo devono essere ben studiati, fondati su valori forti e rassicuranti”.

Nella categoria “Nuove forme di comunicazione” primo classificato Garofoli con sede a Castelfidardo, tra i leader mondiali nella progettazione, produzione e commercializzazione di porte, con particolare specializzazione per le porte in legno massiccio. «Il nostro gruppo- ha spiegato Leonardo Filippetti, marketing manager di Garofoli Group – è famoso per le porte, ma di recente abbiamo ampliato la gamma dei prodotti con parquet, boiserie, cabine armadio e altri elementi per realizzare un vero e proprio total look Garofoli. Per farci conoscere abbiamo costruito una grande villa virtuale il cui interior design è stato completamente realizzato con i nostri prodotti. La realtà virtuale in sé non è una novità tecnologica ma è ancora molto poco utilizzata nella progettazione d’interni e noi siamo i primi del nostro settore». Uno special prize è stato dedicato ai migliori progetti di comunicazione realizzati durante l’emergenza sanitaria e nella fase della ripartenza: un riconoscimento speciale per chi è riuscito, seppure in un momento di grande difficoltà, a non rinunciare a comunicare i valori della sua azienda e a scoprirne di nuovi, a tenere viva la relazione con i suoi clienti e con i fornitori, o addirittura a cambiare il modo di porsi verso l’esterno. Sono risultati premiati Karman, con sede a Fossombrone (Pesaro), azienda che opera nel settore dell’illuminazione, caratterizzata da intuizione, spirito unconventional e Made in Italy e Trevalli Cooperlat con sede a Jesi, società cooperativa agroalimentare tra i primi gruppi lattiero-caseari italiani.

IL PREMIO PAROLA D’IMPRESA – Promosso da Confindustria Marche con il sostegno di Audi Domina, Banca Generali private e Pwc e la partnership de L’Imprenditore, rivista di Piccola Industria Confindustria, il progetto nasce per diffondere e valorizzare la cultura della comunicazione dei valori aziendali nel mondo delle imprese. Per vincere sul mercato oggi, infatti, non basta più puntare sul mero beneficio funzionale del prodotto o del servizio ma è necessario unire all’offerta di prodotto chiara e qualitativamente superiore, la capacità di comunicare i valori aziendali perché la scelta e la fedeltà di un cliente dipende sempre più dall’identità di marca e dai valori che un brand tramette. Il premio prevedeva tra categorie: Forme di comunicazione tradizionali: campagne pubblicitarie su carta (quotidiani, periodici, affissioni), inedite o già realizzate, spot televisivi, spot radiofonici, cataloghi. Forme di comunicazione digitale: progetti di comunicazione che hanno utilizzato o intendono utilizzare prodotti multimediali (video o banner animati), web marketing, app, e-commerce o social commerce; iniziative di comunicazione basate sulla profilazione del cliente, anche utilizzando big data Nuove forme di comunicazione: nuove forme di comunicazione originale che non rientrino nelle categorie 1 e 2. I criteri per la valutazione sono stati la capacità di analisi e definizione degli obiettivi, la coerenza della strategia rispetto agli obiettivi e la creatività della campagna pubblicitaria

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