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«Opere strategiche per le Marche,
chiesti altri due
commissari straordinari»

REGIONE - La richiesta al governo dell'assessore Baldelli in merito al collegamento tra la Statale Adriatica e il porto di Ancona, noto anche come Ultimo miglio, e all’arretramento/alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce

 

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L’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli

 

Altri due commissari straordinari per altrettante opere strategiche per le Marche: il collegamento tra la Statale Adriatica e il porto di Ancona, noto anche come Ultimo miglio, e l’arretramento/alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce. E’ quanto chiede la Regione al governo. «Abbiamo accolto con soddisfazione l’inserimento della Salaria, della E78 Fano-Grosseto e del potenziamento della Orte-Falconara tra le opere inserite nello schema del Decreto del presidente del consiglio dei ministri e la nomina dei rispettivi commissari straordinari per sbloccare la loro realizzazione – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli – Peraltro, i commissari nominati (Fulvio Soccodato, Massimo Simonini e Vincenzo Macello) sono figure di alto profilo che sapranno instaurare un rapporto proficuo con tutti gli interlocutori istituzionali. Ma consideriamo strategiche per lo sviluppo della regione anche il cosiddetto Ultimo miglio e l’arretramento e l’alta velocità della linea ferroviaria Adriatica. Per questo abbiamo chiesto di valutare l’inserimento anche di tali due importanti infrastrutture, con la nomina di altrettanti commissari straordinari». La richiesta è stata inoltrata ieri alla Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni, che poi la invierà alle Commissioni Ambiente e Infrastrutture della Camera dei Deputati insieme alle richieste delle altre Regioni. «L’Ultimo miglio – spiega l’assessore Baldelli – consiste in una bretella di 3,3 chilometri tra il porto di Ancona e l’Adriatica. Un collegamento celere e diretto tra porto e Statale che, oltre a ridurre i tempi di percorrenza per il trasporto di passeggeri e merci, produrrebbe l’ulteriore beneficio di bypassare completamente Torrette. Tutto ciò si tradurrebbe in enormi vantaggi socio-economici e ambientali: miglior afflusso verso l’ospedale; diminuzione dell’inquinamento; maggiore sicurezza stradale; crescita degli scambi di merci». L’opera è in fase di progettazione: Anas sta infatti elaborando il progetto definitivo. Il costo dell’infrastruttura ammonta a 99,61 milioni di euro. «L’arretramento e l’alta velocità della linea ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce – continua l’assessore Baldelli – migliorerebbe i collegamenti tra le regioni del versante adriatico e consentirebbe di ridurre i tempi di percorrenza del corridoio adriatico. Quindi, stimolerebbe l’uso del treno da parte dei cittadini al posto delle auto, con conseguente riduzione delle emissioni di inquinanti». Il costo della progettazione, per cui si chiede il finanziamento, è stimato in 305 milioni. Mentre la realizzazione del potenziamento dell’asse ferroviario supera i 9 miliardi. «Lo scorso ottobre – ricorda l’assessore Baldelli – la Regione Marche ha firmato un protocollo d’intesa con le Regioni Abruzzo, Molise e Puglia per favorire lo sviluppo e l’incorporazione nella Rete Ten-T (Rete TransEuropea dei Trasporti) dell’intero sistema trasportistico della dorsale adriatica. L’obiettivo è quello di incrementare le potenzialità dell’asse ferroviario adriatico nord-sud per il trasporto passeggeri e merci, realizzando anche infrastrutture di collegamento tra i porti, la rete ferroviaria e stradale». La richiesta di ulteriori due commissari per queste due opere è dunque funzionale alla visione d’insieme che sta guidando le scelte dell’assessore Baldelli nel programmare il futuro del settore delle infrastrutture, e che segna un cambio di passo rispetto alla passata legislatura: «Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema intermodale e interconnesso in cui rete stradale, ferroviaria e ciclabile siano tra loro collegate e intercambiabili e coprano l’intero territorio regionale, da nord a sud, da est a ovest»

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