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«Situazione epidemiologica grave
ma non lasciate sole le aziende»

CASTELFIDARDO - Marco Tiranti, presidente della Cna Zona Sud di Ancona, ritiene che «la salute dei cittadini deve essere il primo obiettivo delle nostre istituzioni, ma i Comuni e la Regione hanno anche il compito di salvare con risorse a fondo perduto le centinai di imprese e i dipendenti che lavorano nei settori colpiti da eventuali misure ristrettive»

Il presidente Cna Tiranti

 

La situazione epidemiologica nella zona sud di Ancona, secondo quanto riportato dai dati della Regione Marche, presenta una gravità che sta spingendo le autorità a prendere decisioni in settimana che potrebbero prevedere un rafforzamento della zona gialla o addirittura il passaggio in zona arancione. La Cna di zona sottolinea che le misure di contenimento della pandemia spettano doverosamente e inevitabilmente alle autorità sanitarie e agli enti locali preposti sui dati raccolti e sulle analisi degli organismi tecnici. Come sempre la nostra associazione procederà a collaborare con tutte le autorità per informare rapidamente gli operatori. Dall’altro, però, il presidente della Cna di Zona Sud Marco Tiranti sottolinea che tali misure restrittive che incidono sulle attività economiche, in particolare ristorazione, commercio, attività ricreative, turismo, etc. devono essere accompagnate da fondi di ristoro. La vastità della zona e il numero di attività coinvolte non permette ai soli comuni di poter approntare misure economiche efficaci per evitare che questi settori ne risentano pesantemente: occorre l’intervento della Regione Marche perché la zona possa avere adeguati fondi perduti nel momento in cui si decida di prendere le misure restrittive. «Il momento è difficile, le notizie di stampa ci preoccupano, ma siamo coscienti che occorre restare uniti e lavorare tutti insieme per sconfiggere questa pandemia – commenta Marco Tiranti, presidente della Cna di Zona Sud di Ancona – Siamo ben coscienti che la salute dei cittadini deve essere il primo obbiettivo delle nostre istituzioni, ma i comuni di zona e la Regione hanno anche il compito di salvare le centinai di imprese e i dipendenti che lavorano nei settori che saranno colpiti da eventuali misure ristrettive – conclude Tiranti – La Regione non ci deve lasciare soli: è arrivato infatti il momento di capire quanto la zona Sud di Ancona è importante per le Marche».

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