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Cade sul marciapiede sconnesso:
chiesto maxi risarcimento al Comune

ANCONA - La donna era caduta in via Valle Miano, procurandosi una grave distorsione alla caviglia. All'amministrazione sono stati chiesti più di 25mila euro

foto d’archivio

 

Cade a causa del marciapiede sconnesso, si fa male alla caviglia e porta il Comune in tribunale, chiedendo un risarcimento di poco superiore ai 25mila euro. E’ la vicenda che ha per protagonista una giovane mamma, caduta il 10 ottobre del 2019 mentre stava percorrendo via Valle Miano. A causa dell’incidente, era finita in ospedale per un trauma distorsivo della caviglia destra con interessamento legamentoso del peroneo astragalico anteriore e posteriore e del legamento deltoideo. All’incidente avevano assistito alcuni passanti. A Torrette era arrivata col supporto di una sedia a rotelle in quanto impossibilitata a camminare.

Gianluca Di Cola

 

Ivan Gori

Pochi giorni dopo l’episodio, la donna aveva deciso di diffidare il Comune di Ancona al risarcimento dei danni subiti. Ogni istanza non ha ricevuto risposta.  Da qui la decisione di rivolgersi agli avvocati del foro di Macerata Ivan Gori e Gianluca Di Cola e citare l’ente a giudizio per chiedere un risarcimento  di oltre 25mila euro. Stando alla donna, la rovinosa caduta sarebbe stata causata dalle disconnessioni del marciapiede sopra cui stava camminando. La causa è stata assegnata al giudice  Martina Marinangeli ed avrà inizio il prossimo 26 maggio.

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