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Legnante d’argento nel peso,
Dieng bronzo nei 1.500

PARALIMPIADI - La lanciatrice che da un paio di anni si è trasferita da Porto Potenza a Civitanova, dove si allena, e il mezzofondista di Montecassiano (entrambi portacolori dell'Anthropos) regalano emozioni in pista a Tokyo e altre due medaglie all'Italia. Sfuma la doppietta per il fabrianese Giorgio Farroni nella gara in linea di ciclismo T1-T2

 

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Assunta Legnante

 

Assunta Legnante argento nel lancio del peso, Dieng di bronzo nei 1.500. Grandissimi risultati per i due portacolori dell’Anthropos alle Paralimpiadi di Tokyo. Per la lanciatrice che da un paio di anni si è trasferita da Porto Potenza a Civitanova, dove si allena, è la seconda medaglia dopo quella nel lancio del disco, resta un filo di rammarico per non aver centrato lo storico triplete a cinque cerchi (dopo gli ori a Londra e Rio) soprattutto perché l’uzbeka Safiya Burkhanova trionfa con soli 16 centimetri in più del 14,62 lanciato dalla portacolori della società civitanovese. Grande soddisfazione per Ndiaga Dieng, di Montecassiano in quella che è la sua gara, i 1.500 metri. Un terzo posto che lo ripaga del grande lavoro fatto e che potrebbe essere solo la prima di una lunga serie di medaglie paralimpiche. Oro per il britannico Owen Miller, primo in 3:54.57, davanti al rappresentante del Comitato Paralimpico Russo (Rpc) Alexandr Rabotnitskii, medaglia d’argento col crono di 3:55.78, mentre completa il podio l’azzurro Ndiaga Dieng, che chiude in 3:57.24.

Niente doppietta invece per il fabrianese Giorgio Farroni che ieri si è piazzato in settima posizione nella gara in linea di ciclismo T1-T2, accorpate in unica classifica finale. La pioggia e un problema tecnico al freno della bicicletta hanno messo i bastoni tra le ruote alla conquista del podio per il campione, argento nella gara a cronometro dell’altro giorno.

 

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Ndiaga Dieng nei 1500 metri

 

Assunta Legnante da record a Tokyo, medaglia d’argento nel disco

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