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«Covid hospital, non riaprirlo
è pericoloso per la salute e uno spreco»

CIVITANOVA - L'intervento del consigliere regionale dem Fabrizio Cesetti, dopo che l'assessore Saltamartini ha ribadito anche in aula, rispondendo ad una sua interrogazione, che non intende riaprire la struttura all'ente fiera

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Fabrizio Cesetti

 

«Le obiezioni avanzate dall’assessore Saltamartini per negare la riapertura del Covid Hospital di Civitanova sono infondate, pretestuose e contraddittorie». Così il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti commenta la risposta negativa ricevuta in aula dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ad una sua interrogazione con la quale chiedeva di riaprire il Covid Hospital di Civitanova.

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Il Covid hospital di Civitanova

«Con la delibera di giunta 523 del 2020, la giunta Ceriscioli aveva individuato come prioritario l’utilizzo di questa struttura tra quelle dedicate alla cura dei pazienti Covid – continua Cesetti – al fine di evitare il sovraffollamento degli ospedali pubblici e permettere agli stessi di garantire lo svolgimento delle ordinarie attività di reparto e salvaguardare l’erogazione dei servizi previsti. Oggi quella strategia resta ancora valida, come dimostra il fatto che il centrodestra al governo della Regione dal 2021 non abbia apportato fino a oggi alcuna modifica al Piano Pandemico approvato dalla precedente amministrazione. Dunque, non riaprire immediatamente il Covid Hospital costituisce una grave omissione. La giunta regionale, anziché occuparsi della salute dei cittadini e del corretto funzionamento degli ospedali pubblici, prodigandosi anche per l’assunzione, costantemente annunciata e mai realizzata, del personale necessario, preferisce arroccarsi su posizioni preconcette, come se la campagna elettorale non fosse mai finita.

«Così facendo – attacca Cesetti – la giunta regionale rischia di creare una grave danno all’operatività degli ospedali marchigiani e di conseguenza all’intera cittadinanza. Una scelta estremamente pericolosa per la nostra salute, ma anche uno spreco immane di denaro pubblico, visto che si lascia inutilizzato un presidio ospedaliero adeguato e già dotato delle tecnologie necessarie, per il quale quotidianamente si sostengono costi fissi determinati dai contratti di noleggio e manutenzione delle strumentazioni presenti, dal servizio di vigilanza antincendio e pronto intervento, nonché da un possibile corrispettivo per la locazione con l’Ente fiera di Civitanova».

«Inaccettabile tenere chiuso il Covid hospital con questo aumento di contagi»

 

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