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«La Tac deve tornare
all’ospedale di Loreto»

IL CONSIGLIO comunale ha approvato all'unanimità la mozione sull'ospedale Santa Casa presentata dal gruppo 'Siamo Loreto'. I consiglieri Castagnani e Castellani: «I fondi del Pnrr siano utilizzati per ripristinare le attività necessarie ad un Punto di Primo Intervento così come il territorio richiede»

Gianluca Castagnani

 

 

 

«Che l’ospedale di Loreto torni ad essere un presidio con la H maiuscola. Lo richiedono i numeri di accesso al Pat e l’utenza di un territorio vasto e scoperto rispetto ai grandi ospedali regionali». E’ l’auspicio del consigliere comunale di minoranza Gianluca Castagnani (Siamo Loreto) che esprime grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione presentata dal suo gruppo che l’intero consiglio comunale di Loreto ha ratificato. «Nell’atto – afferma la capogruppo di ‘Siamo Loreto’, Cristina Castellani – abbiamo evidenziato il fatto che nonostante vari parametri derogassero dal cosiddetto “Decreto Balduzzi” il “Santa Casa” ha visto, tra l’altro, il declassamento del suo Punto di Primo Intervento in Pat; oggi il medesimo viene denominato Punto di Intervento Immediato ma la sostanza purtroppo non è cambiata. Abbiamo già redatto e visto approvare in passato nostri atti al fine di una considerazione degna di nota del nostro Ospedale nel Piano Socio Sanitario regionale».

«Intanto la Tac torni all’Ospedale di Loreto – rimarca anche la Castellani – con preciso impegno richiesto a Regione ed Asur affinchè la Tomografia torni nella sua naturale ubicazione. Sia inserita l’apposita voce all’interno della relativa scheda tecnica dell’Asur denominata “Programma regionale per il rinnovamento, il potenziamento e l’innovazione del aprco delle tecnologie biomediche degli enti del servizio sanitario regionale». Il redattore della mozione, il consigliere Gianluca Castagnani, evidenzia come «nella bassa Valmusone e lungo la Riviera del Conero– approfondisce la consigliera Castagnani – si assiste ad una cronica assenza di macchinari del genere che “costringe” i cittadini a rivolgersi ai centri privati pagando le prestazioni o dovendosi spostare di molti chilometri per poter effettuare una Tac con il sistema sanitario pubblico. Ben venga una sana concorrenza, ma il sistema pubblico in questa area non può lasciare scoperta una simile importante tipologia di prestazione. Quello che non si può più vedere è il fatto che anziani pazienti ricoverati siano costretti a fare lunghi tragitti in ambulanza, sino a Jesi, per poter effettuare una Tac. Ma quanto ci è costato in termini di trasporti? Con tutto il tempo che è passato non ci si comprava una Tac nuova?»

«Inoltre la presenza della risonanza magnetica è molto importante e garantisce alcune prestazioni, come ho affermato in consiglio comunale, legate a diagnosi sullo scheletro ed altro ma una Tac è fondamentale per la diagnosi di tumori, ictus, malattie vascolari, aneurismi, ecc. Ricordiamo – continua la Castellani – che giungono al Pat persone che che hanno livelli di triage a volte non certo di colore bianco o verde, pertanto una diagnosi tempestiva fa la differenza. Occorre sgravare gli ospedali maggiori – continua Castagnani – lo ripeteva l’allora sindaco di Cingoli Saltamrtini oggi assessore regionale alla Sanità – al quale rivolgo un appello affinchè continui a dimostarre sensibilità su questo aspetto anche per quanto riguarda la riapertura, con questi fondi, delle attività della sala chirurgica, ristrutturata ma mai più utilizzata! Inoltre occorre spostare la fisioterapia ma non certo, come si è letto in alcuni organi di stampa, al posto dell’area della chirurgia bensì, grazie ai fondi in arrivo, recuperando la parte ingaibile ove in origine la stessa fisioterapia era ubicata».

Un accenno particolare poi va all’emendamento sempre della lista “SiAmo Loreto” sulla riapertura dell’ala dell’ospedale posta al secondo piano. «Occorre finalmente “restituire” al ‘Santa Casa’ i numeri di posti letto delle cure intermedie che gli spettano. Questo in coerenza con gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitiatvi relativi all’assistenza ospedaliera. Questo lungo periodo di Covid non ci ha insegnato nulla? Siamo sottodimensionati come numero di posti letto per le cure intermedie e l’emendamento approvato ne chiede il giusto riequilibrio: ci vengano restituiti quel totale di 40 posti letto previsti dalla “famosa” delibera di giunta regionale 735 del 2013. La lista civica Siamo Loreto quindi rivolge al Sindaco la richiesta di continuo impegno su tutti i fronti affinchè questa delibera di Consiglio Comunale, quindi la volontà della Città di Loreto, sia rispettata e applicata» chiude la capogruppo di ‘Siamo Loreto’.

 

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