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Bimbo operato al cervello
mentre ascolta la musica di Mozart

ANCONA - Il piccolo paziente è stato sottoposto ad un intervento neurochirurgico al Salesi

Un momento dell’intervento al Salesi di Ancona

E’ stato sottoposto a un intervento neurochirurgico durante il quale si è fatto ascoltare, al piccolo paziente operato al Salesi di Ancona, la musica di Mozart.
L’operazione è stata eseguita oggi all’ospedale pediatrico di Ancona su un bambino affetto da una malformazione vascolare del cervello.
Durante la procedura «è stato utilizzato un orecchio elettronico che consente di trasmettere stimoli sonori acustici, in questo caso la musica di Mozart e i canti gregoriani; e meccanici ossei tramite vibrazioni».
L’apparecchio è stato applicato sul capo del bambino durante l’intervento «e allo stesso tempo sono stati registrati gli effetti sui parametri vitali del bambino e sull’attività elettrica della corteccia cerebrale e delle vie più profonde – fa sapere lo stesso Salesi -. L’effetto terapeutico della musica e del suono in generale – viene spiegato – è riconosciuto da tempo anche nella letteratura scientifica. L’ ‘orecchio elettronico’ è uno strumento del cosiddetto metodo Tomatis, un metodo di audio-psico-fonologia già standardizzato ed in uso per il trattamento di bambini con ritardo cognitivo».

L’équipe medica

Grazie al supporto della Fondazione Salesi e alla sua alla capacità di vedere oltre, alla competenza ed esperienza degli operatori specializzati del centro Dsa di Ancona e dell’Associazione Atelier di Movimento di Milano, è stato possibile ragionare in maniera integrata e coordinata.
Il bambino, ricoverato presso il Reparto di Neuropsichiatria Infantile del pediatrico Salesi di Ancona, diretto da Carla Marini, «è stato operato dall’equipe della Divisione di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria della Marche, diretta da Roberto Trignani, Michele Luzi e Roberta Benigni – prosegue – con l’assistenza dell’équipe del Reparto di Anestesia e Rianimazione del Salesi, Alessandro Simonini e Monica Pizzichini».
Dopo l’esperienza magica del pianoforte di Emiliano Toso, in sala operatoria nel novembre 2020, attraverso la procedura messa in atto oggi «sarà possibile strutturare in modo scientifico l’applicazione terapeutica del suono e verificarne gli effetti con gli strumenti di monitoraggio intraoperatori utilizzati di routine nella pratica neurochirurgica».

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