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Spara un colpo a salve
e rapina due iPhone
al negozio di elettrodomestici

CINGOLI – Un giovanissimo malvivente nella serata di ieri è entrato al negozio Sinergy e ha portato via due cellulari di ultima generazione. I carabinieri dopo una notte di indagini hanno arrestato un 19enne di Filottrano

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Il negozio rapinato a Cingoli

di Gianluca Ginella

Spara un colpo con la pistola (scacciacani) e rapina due iPhone in un negozio di elettrodomestici a Cingoli. Quindici minuti dopo arriva una telefonata e qualcuno chiede se ci sia stata una rapina. Si rivelerà l’indizio chiave per arrivare all’arresto di un 19enne di Filottrano, che questa mattina all’alba è finito in manette e si trova in carcere a Montacuto di Ancona.

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Nel giro di poche ore è avvenuto tutto. Per prima cosa (è stato ricostruito dai carabinieri della stazione di Cingoli, diretta dal luogotenente Umberto Paglioni, che hanno operato insieme ai militari del Norm di Macerata, coordinati dal pm Enrico Riccioni) nel negozio di elettrodomestici Sinergy di via Santa Sperandia, entrano due ragazzi piuttosto giovani (uno è ancora minorenne). Girano per il negozio, osservano, e in particolare guardano un espositore dove si trovano un paio di cellulari iPhone. Poi escono. Intorno alle 19,45 nel negozio entra un giovane, incappucciato, con il viso nascosto grazie a delle sciarpe. Il giovane impugna una pistola ed esplode un colpo. È una rapina. Sfonda il vetro dell’espositore con dentro i cellulari, li prende ed esce scappando a piedi. Dal negozio chiamano i carabinieri. Quindici minuti dopo, all’incirca, qualcuno telefona a Sinergy. Dall’altro capo del telefono parla un giovane che fa una domanda a dir poco particolare: chiede se c’è stata una rapina. La conversazione viene subito troncata perché dal negozio riappendono la cornetta. I carabinieri però decidono di approfondire su quella telefonata, troppo sospetta per passare inosservata. Così le indagini si muovono da subito su due fronti. Uno è l’analisi delle riprese delle telecamere del negozio, per controllare quei due ragazzi che avevano gironzolato all’interno nel pomeriggio. L’altro è risalire a chi avesse chiamato. Così i militari arrivano ad un minorenne. Lo sentono e viene fuori che lui e il 19enne avevano pensato di fare una rapina, ma il minore si era tirato indietro e non credeva che l’altro avesse agito da solo, così aveva chiamato. Invece l’altro aveva deciso di agire da solo. All’alba i carabinieri, dopo una notte di indagini ininterrotte, si sono presentati a casa del 19enne per una perquisizione. All’interno hanno trovato non i cellulari né la pistola, ma i vestiti indossati dal rapinatore. Il giovane è stato arrestato e portato in carcere a Montacuto di Ancona. Ad assisterlo l’avvocato Paolo Marchionni (lunedì ci sarà la convalida dell’arresto). Le indagini dei carabinieri proseguono per trovare i due iPhone rapinati e per trovare la pistola.

(Ultimo aggiornamento alle 14,50)

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