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Filisetti saluta studenti e studentesse:
«Abbiate una concezione eroica della vita»

IL MESSAGGIO del direttore dell'Ufficio scolastico regionale, che dal primo marzo andrà in pensione e assumerà un incarico nella segreteria tecnica del ministro Valditara: «Il mio saluto a voi eroici ragazzi e ragazze delle Marche che ho conosciuto e apprezzato in questi anni». Ha inviato una lettera anche ad enti, istituzioni, associazioni di categoria e sindacati

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Marco Ugo Filisetti

 

«Abbiate una concezione eroica della vita». Questa l’esortazione agli studenti e alle studentesse delle Marche che arriva dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti. Filisetti dal primo marzo andrà infatti in pensione per raggiunti limiti d’età e assumerà un incarico nel ministero dell’Istruzione, chiamato dalla segreteria tecnica del ministro Giuseppe Valditara. Filisetti ha quindi inviato una lettera ad enti, istituzioni, associazioni di categoria e sindacati in cui ha ricordato quanto fatto in questi otto anni alla guida dell’Ufficio: tra le altre cose, la creazione dell’orchestra sinfonica delle scuole marchigiane, l’incremento della pratica sportiva degli studenti, la lotta al cyber‐bullismo. «Mi scuso se i limiti della mia persona sono stati causa di eventuali malintesi o frizioni ed auguro a tutti la migliore continuazione del proprio servizio, in particolare al mio futuro successore a cui consegno, baciandola, la bandiera di questo Ufficio», ha scritto in conclusione Filisetti.

Di tutt’altro tenore la lettera dedicata a studenti e studentesse. «In primo luogo – ha scritto Filisetti – il mio pensiero commosso e reverente ai ragazzi e ragazze prematuramente scomparsi a causa degli eventi drammatici che hanno attraversato le Marche in questo periodo quali il terremoto del 2016, l’alluvione del 2022, la tragedia di Corinaldo o a causa di incidenti, specie in occasione di attività scolastiche o perché sopraffatti dallo sconforto in momenti che davano loro l’impressione di non avere più alcuna speranza. Mi congedo ricordando i tanti momenti felici ed intensi vissuti insieme e ringraziando quindi per l’esperienza umana condivisa, desidero lasciarvi le consegne che personalmente penso meritevoli del vostro impegno. Siate sempre uniti, pur nelle diverse idee, siate Comunità, siate amicizia, strumento di amicizia, non lasciate che odi, rancori vi dividano rompendo l’armonia della comunità giovanile alla quale naturalmente appartenete, esercitando in questo tempo il dovere dell’autocoscienza che si interroga a partire dalla propria identità per orientarsi: chi sono io, i miei padri, le mie radici, da dove vengo per sapere dove andare. Siate coraggiosi e determinati per vincere tutte le difficoltà che si frappongono nel percorso che al suo solstizio consentirà a ciascuno di voi di entrare nella Comunità portando ciascuno la pietra al Cantiere, come è stato per chi vi ha preceduto e per questo sentiamo con riconoscenza presente. Continuate ad intraprendere anche quando sembra non esserci speranza e perseverare anche se vi sembra di non riuscire».

«Rifuggite – ha aggiunto – da ogni tipo di droga che inevitabilmente offusca la mente e semina nell’ anima stanchezza ed impotenza, neutralizzando la capacità di azione, di dominio di se stessi, la chiarezza di giudizio, la libertà interiore. La vostra vita sia sana, naturale, equilibrata, lontana da tutto ciò che è frivolo, superfluo, artefatto, come i bisogni artificiali creati dalla società consumistica, sia attenta a non alterare gli equilibri ambientali e naturali, sia rispettosa degli altri con sincera comprensione verso le loro inclinazioni, convinzioni o vocazioni. In sintesi: abbiate una “concezione eroica della vita”, dove per eroe non intendo la persona dal comportamento eccezionale ma colui che, sveglio alla vita, non spegne la luce di cui ciascuno è portatore e, padrone di se stesso, compie il proprio dovere senza aspettarsi ricompense o temere punizioni, avendo nella propria coscienza un giudice ben più acuto e inesorabile. Il mio saluto a voi eroici ragazzi e ragazze delle Marche che ho conosciuto e apprezzato in questi anni».

 

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