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Ristoranti alla ricerca di personale,
lo chef: «Stipendio da 1800 euro
ma ci manca l’aiuto cuoco»

TV – Ospite della trasmissione ‘L’Aria che tira’ (La7) Elis Marchetti, titolare del locale del Conero Golf Club di Sirolo, ha raccontato le difficoltà di trovare lavoratori già formati. «Spesso e volentieri provengono da tutt’altro settore, vogliono iniziare a lavorare e, cosa assurda, pretendono uno stipendio altissimo perché, sostengono, questo è un settore che impone sacrifici»

Elis Marchetti, chef patron del ristorante all’interno del Conero Golf Club di Sirolo oggi ospite a ‘L’Aria che tira’ (La7)

 

Non si trovano camerieri, cuochi e nemmeno baristi da assumere per il lavoro stagionale. I locali sono in sofferenza in vista delle riaperture pasquali e non sembrerebbe una questione economica,  almeno se il dato viene analizzato dall’ottica dei datori di lavoro. Al grido di allarme di tanti colleghi ristoratori oggi ai microfoni de ‘L’Aria che Tira’, talk show mattutino di La 7, si è aggiunta la voce dello chef anconetano Elis Marchetti, titolare dell’omonimo ristorante all’interno del Conero Golf Club di Sirolo. Il problema più rlevante sollevato è quello della carenza di professionisti, formati e preparati. «Spesso e volentieri troviamo lavoratori che provengono da tutt’altro settore, vogliono iniziare a lavorare in un ristorante e, cosa assurda, pretendono uno stipendio altissimo, perché, sostengono, è un settore che impone sacrifici. – ha ricordato Marchetti – Ci siamo sentiti chiedere da persone non professioniste fino a 4000-4500 euro per la stagione. Noi garantiamo lavoro tutto l’anno che, certo, nel periodo estivo viene incrementato perché siamo nella Riviera del Conero. La stagione inizia ad aprile, a Pasqua, e prosegue fino a settembre-ottobre».

da sin, Elis Marchetti e la giornalista Myrta Merlino

A questo punto Myrta Merlino la conduttrice della trasmissione, ha chiesto allo chef quanto era disposto a pagare al mese ad un professionista e quanto a un principiante. «Noi partiamo da 2.700 euro netti al mese per un direttore di sala e 2.500 euro per lo chef. Entrambi lavorano qui al ristorante tutto l’anno. Ci manca invece l’aiuto cuoco e sarebbe pagato 1.800 euro» ha risposto Elis Marchetti. Il sociologo Domenico De Masi, ospite in studio, nel commentare l’argomento che fa discutere ha rilevato intanto l’insorgere di un problema pratico, connesso all’assenza di incontro tra domanda e offerta, non esistendo ancora una piattaforma per intercettare le esigenze di datori di lavoro e lavoratori proprio come avviene, ha esemplificato, per la richiesta di taxi. C’è poi la questione della formazione che invece Walter Rizzetto (FdI), tra gli intervenuti nel dibattito, ha assicurato essere partita anche per chi percepisce il reddito di cittadinanza. Spesso invece sono i centri per l’impiego – a suo giudizio – a non funzionare come dovrebbero.

Il sociologo Di Mase ospite di Myrta Merlino in studio

A domanda specifica del giornalista Antonio Padellaro, in collegamento video, sulla grande fuga dal mondo occupazionale con le dimissioni volontarie, il fenomeno della ‘great resignation’ registrato nel 2022 anche in Italia, il prof. Di Mase questa mattina a ‘L’Aria che tira’ ha inoltre ricordato  che il lavoro ha sostanzialmente la funzione di «sfamare» ma anche quella di realizzare la persona. I lavori possono essere redditizi ma se non soddisfano anche l’altra esigenza «oggigiorno non li vuole più nessuno» ha rimarcato. E questo perché la ricerca di posto di lavoro in un Paese del terzo mondo è ben diversa da quella svolta «in un Paese che è l’ottavo al mondo come Pil, dove nessuno ha più bisogni di sopravvivenza» ha sottolineato il sociologo.

 

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