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Dieci anni fa
la scomparsa di Alfredo Trifogli,
il ‘sindaco del terremoto’

ANCONA - Il ricordo della prima cittadina Valeria Mancinelli: «Una grande personalità che ha dato molto ad Ancona e alla buona politica»

Alfredo Trifogli

«Alfredo Trifogli: un grande sindaco, una grande personalità che ha dato molto ad Ancona e alla buona politica».
Ricorrono oggi dieci anni dalla scomparsa dell’esponente storico della Democrazia Cristiana, primo cittadino di Ancona dal 1969 al 1976, poi senatore. Ricordato come il ‘sindaco del terremoto’, quello del 1972, per il suo impegno nella fase dell’emergenza e della ricostruzione, fronteggiò il sisma senza ricorrere alle baraccopoli, ma facendo ricostruire ogni casa al suo posto.
Il ministro Andreotti dovette arrendersi e concedere un contributo straordinario per l’ospedale di Ancona, danneggiato, quando Trifogli decise di non muoversi dalla soglia dell’ufficio del ministro fino a che non avesse ottenuto i finanziamenti richiesti.
A dedicargli un pensiero è la prima cittadina Valeria Mancinelli che ha voluto anche sottolineare come «due sue qualità, tra le tante – scrive -, mi hanno sempre colpito: il coraggio e la determinazione, la capacità di risolvere problemi e ottenere risultati. Voglio ricordarlo oggi – prosegue -, a 10 anni dalla scomparsa, perché persone come Alfredo Trifogli sono un esempio che continua a produrre fiducia e speranza anche a distanza di tempo».
Insignito del Ciriachino d’oro nel 2008; preside dell’Itis prima di entrare in politica, ha legato il suo nome alla storia cittadina come il sindaco che ottenne con la sua determinazione l’istituzione dell’Università Politecnica.

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