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Alessandra Galea davanti al Gip:
«Mi sono difesa, non volevo uccidere».
Il legale chiede di scarcerarla

OMICIDIO A FABRIANO - La donna ha confermato la versione precedentemente data al Pm che ha chiesto la convalida della custodia in carcere. L'avvocato della 49enne, Franco Libori «Non ci sono esigenze cautelari»

Alessandra Galea e Fausto Baldoni

 

Si è svolta oggi nel carcere femminile di Pesaro, Villa Fastiggi, l’udienza di convalida di Alessandra Galea, la 49enne accusata dell’omicidio del compagno 63enne Fausto Baldoni.
La donna «Ha confermato le dichiarazioni rese al pm, in mia presenza – ha spiegato l’avvocato Franco Libori – dove ha detto appunto che si è difesa e che non aveva la minima intenzione né di ferire, né tantomeno di uccidere Fausto Baldoni».

La palazzina in via Castelli a Fabriano dove è avvenuto l’omicidio

Questo, dunque, il senso delle dichiarazioni che sono state rese davanti al Gip Sonia Piermartini. «Altri particolari – ha proseguito l’avvocato – saranno poi visti in seguito. Il pm ha chiesto la convalida della custodia in carcere», ma il legale si è opposto «perché ritengo che non ci siano rischi o esigenze cautelari». Il gip si è riservato di decidere.

Alessandra Galea si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione. Sempre oggi è prevista l’autopsia di Baldoni, affidata al medico legale Mauro Pesaresi. Servirà a capire a seguito di quanti colpi e, dunque, come sia morto il 63enne, che sarebbe stato ucciso con un abat jour in camera da letto, nell’abitazione di via Castelli, al civico 56 di Fabriano sabato scorso.

Ucciso a colpi di abat jour, fissati autopsia e convalida Possibile richiesta di una perizia

 

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