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Che Mercato delle Erbe fa?
«I lavori inizieranno a breve
e le attività verranno ricollocate»

ANCONA - Lo storico contenitore cittadina si appresta finalmente a rifarsi il look. Ma con quali soldi sei i fondi del Pnrr non verranno confermati? A spiegarci tutto è l'assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini che annuncia sviluppi anche per la riqualificazione di Piazza d'Armi

Il Mercato delle Erbe di corso Mazzini

 

di Antonio Bomba

Mercato delle Erbe a che punto siamo? Partiranno i lavori per la sua completa riqualificazione? E se sì quando? E con quali soldi?

In merito negli ultimi tempi è sorta molta confusione in città, con la notizia, data da alcuni per certa, che i fondi Pnrr a esso destinati fossero già stati ritirati. Cosa che allo stato attuale non è vera.

A chiarire tutto ci ha però pensato l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini durante la riunione congiunta della terza e sesta commissione avvenuta qualche giorno fa, rispondendo a una specifica domanda del consigliere di minoranza Giacomo Petrelli (Partito Democratico).

Lo stato dell’arte del Mercato Delle Erbe è stato poi ripetuto, sempre dall’ingegnere, a Cronache Ancona una volta contattato via telefono: «Noi – spiega Tombolini – procediamo con una fonte di finanziamento che consideriamo certa e per questo ci muoviamo con l’intenzione di rispettare ogni target stabilito». 

L’entrata del Mercato delle Erbe da Via Magenta

A finanziare i lavori saranno i fondi Pnrr erogati per la rigenerazione urbana ottenuti dalla precedente Amministrazione. Tuttavia su detti fondi più di una nube si addensa all’orizzonte e la possibilità che questi vengano ritirati esiste e tutta la Giunta Silvetti ne è a conoscenza.

L’assessore però spiega subito la dichiarazione fatta alcune righe fa, in base alla quale la fonte di finanziamento è certa: «Siamo consci che il terreno è molle, come tutto ciò che riguarda il Pnrr. Tuttavia abbiamo avuto un’interlocuzione diretta con il ministro Raffaele Fitto che ha la delega ai fondi Pnrr e, successivamente, i suoi sottosegretari ci hanno confermato che qualora i fondi sulla rigenerazione urbana dovessero essere spostati sulla linea di finanziamento Repower Eu, allora lo Stato garantirà le risorse necessarie con un’apposita linea di finanziamento». Attenzione però. Non tutte le opere verranno coperte, ma solo quelle che «hanno rispettato tempi e target previsti dal Pnrr».

Un chiarimento necessario e che spiega anche come mai il Comune ha più volte spiegato che i lavori dovranno comunque concludersi entro giugno 2026.

Stefano Tombolini, assessore ai Lavori Pubblici

Per questo motivo Tombolini precisa anche che «i lavori al Mercato delle Erbe partiranno per forza di cose subito dopo l’epifania».

A questo punto sorge però spontanea una domanda: che fine faranno gli esercenti dello storico mercato cittadino in questi due anni e mezzo?

L’attuale Amministrazione ha completamente scartato il piano dei loro predecessori, il quale prevedeva di effettuare i lavori su un’ala della struttura alla volta, spostando nell’altra tutte le attività. Una strategia che non era mai piaciuta ai titolari di queste ultime i quali, tutti in coro, hanno sempre affermato di non essere mai stati interpellati in merito. Questo al contrario di quanto sempre dichiarato dalla vecchia Giunta, la quale aveva dichiarato di aver trovato un accordo con tutti per la riallocazione temporanea, addirittura posto per posto. Una vicenda quantomai strana, dato che le versioni sono completamente divergenti ma allo stesso tempo risulta difficile pensare che qualcuno possa mentire in merito, ma che ormai appartiene al passato.

Per l’immediato futuro quindi? Nulla è ancora ufficiale e continue interlocuzioni con i commercianti sono in corso e altre avverranno nelle prossime settimane. Tuttavia, al momento, l’idea di Tombolini è quella di «delocalizzarle tutte in aree limitrofe per non far perdere il profilo identitario del mercato stesso» e la clientela fidelizzata negli anni ai commercianti lo aggiungiamo noi. Ad ogni modo il progetto attuale prevederebbe «spostare latterie, macellerie, salumerie e stoccafisso nei locali di via Magenta». I banchi dell’ortofrutta verrebbero invece ospitati «all’angolo dell’ex cinema Metro, tra corso Mazzini e via Castelfidardo. Si tratta di un locale al piano terra». Le pescherie invece finirebbero «al piano superiore della struttura, in collegamento con via Magenta» Infine il bar servirebbe caffè e cappuccini «lungo corso Matteotti, dove già era operativo un bar che adesso ha chiuso». Ma l’assessore ci tiene a ripetere una seconda volta che «siamo ancora nel campo delle ipotesi e nulla è ufficiale o definito, se non che stiamo definendo i costi degli spostamenti e che i lavori partiranno dopo l’Epifania».

Membri della vecchia Giunta a piazza D’Armi

Sempre da Tombolini apprendiamo che ci sono novità anche per la riqualificazione di piazza d’Armi. Qui, sempre la precedente Giunta Mancinelli, aveva sottoscritto un mutuo di 8,5milioni di euro per l’esecuzione di una prima parte dei lavori. Ebbene, a riguardo, il delegato del sindaco rende noto che «Dopo i ricorsi presentati al Tar dalla ditta seconda classificata alla gara d’appalto, il tribunale ha intanto respinto la domanda di sospensiva» pertanto «Il contratto con la ditta prima classificata è stato sottoscritto 10 giorni fa e procederemo con il cantiere entro il 20 dicembre». Il primo stralcio degli interventi è previsto all’ex campo sportivo dove per una vita ha giocato il Piano San Lazzaro. Per il resto delle opere invece «Occorrerà trovare i fondi necessari per finanziarle adeguatamente».

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