La cura delle aree verdi pubbliche di Ancona, con gli interventi di sfalci programmati dal Comune, è stata questa mattina al centro del dibattito del Consiglio comunale. Tre le interrogazioni a tema presentate dai consiglieri d’opposizione Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) , Mirella Giangiacomi (Pd) e dal consigliere di maggioranza Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista).
Inevitabile l’approfondimento chiesto all’assessore Daniele Berardinelli dal consigliere Pesaresi sullo sfalcio selvaggio consumato al Parco del Cardeto. «E’ avvenuto la settimana scorsa nell’area della zona adriatica, in cui da tempo il Comune ha posizionato dei cartelli che indicavano la presenza di specie protette, in particolar modo di orchidee e comunque di un’area di elevato pregio naturalistico invitando i cittadini a non raccoglierli. – ha ricordato Pesaresi – In una zona specifica il circolo naturalistico Il Pungitopo in occasione di un’iniziativa didattica con le scuole aveva addirittura delimitato l’areaa con dei paletti con delle strisce rosse bianche e indicato proprio la presenza di questa specie rara di orchidea. La ditta incaricata dal Comune di effettuare lo sfalcio dell’erba ha devastato l’area e addirittura è entrata dentro quell’area protetta, creando un danno che non è possibile determinare perché le orchidee erano nel pieno della loro fioritura».
Di qui la richiesta di spiegare come sia potuto succedere e come mai non siano state date indicazioni specifiche alla ditta incaricata, per una cosa che in passato non era mai avvenuta. L’assessore ha ribadito lo sconcerto dell’Amministrazione comunale dopo i fatti. «Ho chiesto una relazione dettagliata agli uffici e la ditta incaricata della manutenzione era stata adeguatamente informata nel corso del sopralluogo per la consegna delle aree oggetto del servizio delle micro aree da preservare che erano anche state delimitate con cartelli. Purtroppo la ditta non ha rispettato quelle aree. Sembra strana questa cosa anche se devo dire che sia già successo in passato. Nel 2017 c’era già stato un intervento che era stato effettuato in quella zona ed erano già state sfalciate in maniera errata. Dopo aver consultato l’agronomo abbiamo appreso che trattandosi di specie bulbose, il danneggiamento riguarda la parte fuori terra della pianta ed il terreno potrà garantire le prossime fioriture. Sicuramente sono stati creati danni in questa occasione. Voglio capire che tipo di indicazioni si possono dare e che tipo di riscontro si può avere dalla ditta che ha effettuato i lavori». Il consigliere Pesaresi ha ringraziato sperando che la buona notizia delle piante che possano rigenerarsi sia vera.«Però la risposta mi soddisfa. Se lei mi dice che la ditta è stata adeguatamente informata non sarebbe successo, Mi pare di capire che la ditta fosse recentemente assegnataria di un appalto. Sappiamo che quella zona opera una cooperativa che con grandissima cura tiene da conto o quello che le hai assegnato, sappiamo che c’è un’associazione che dà anni si occupa di quell’area che appunto il circolo naturalistico Il Pungitopo e mi sarei aspettato che su quell’area proprio con questi due operatori si possa immaginare una iniziativa che li coinvolga. Mi auguro che in futuro tutto questo naturalmente non possa accadere e che si prenda cura nei fatti e non solo le parole di quell’area» ha concluso
La consigliera Mirella Giangiacomi invece ha puntato l’indice contro il degrado e la manutenzione del verde necessaria per garantire la sicurezza stradale e il decoro. L’asessore Breradinelli ha chiarito subito che la gestione del verde «ha assunto dei costi per l’amministrazione comunale molto importanti. Siamo arrivati a spendere solo per la gestione non della parte verde che riguarda il punto strade circa 1,3 milioni di euro. Cifre molto importanti che non si possono continuare a sostenere . Con la società partecipata Ancona Servizi abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di affidare il servizio della manutenzione del verde in house che comporterebbe una stima di riduzione dei costi di circa il 30% sull’affidamento diretto e c’è bisogno di un intervento urgente noi non si rimane scoperti. Stiamo definendo anche le competenze da affidare ai vari servizi. Ancona Servizi si dovrebbe occupare della gestione non del bordo strade che è di competenza dell’Ufficio Manutenzioni ma piuttosto del verde più estensivo dei parchi o delle aree cani. La parte del verde così più decorativo, ad esempio in Piazza Cavour o Piazza Salvo d’Acquisto sarebbe seguita dal poco personale dell’ufficio Verde e alla ditte esterne andrebbe il servizio della potatura alberi. L’idea è quella di estendere il servizio che è Ancora Servizi andrebbe a fare per il comune di Ancona anche ai Comuni limitrofi, ho già parlato con il sindaco di Falconara per cercare di ottimizzare il l’impiego appunto degli investimenti che faremo. Ha anticipato Berardinelli – Ci sarebbe anche la possibilità poi di poter avere un braccio operativo di Ancora Servizi per dare una mano per un altro dei grossi problemi di questa città che la gestione del verde privato. Questo è il progetto e siamo in dirittura d’arrivo, stiamo stilando con gli uffici l’accordo per la gestione in house del servizio tramite Ancora Servizi e e hanno elaborato già una bozza che sarà confrontata poi con l’Ufficio legale e il segretariato generale per l’approvazione in Consiglio comunale».
Attimi di tensione si sono registrati durante la replica della consigliera Giangiacomi, per la reazione fuori microfoni degli assessori di settore. «Noto, dopo tanti proclami, una linea di grande prudenza nelle parole dell’assessore Berardinelli perché la pubblica amministrazione ha tutti i problemi che ci sono da sempre e quindi adesso si parla di progetti, di ‘vedremo’, ‘faremo’, ‘diremo’ e ‘proveremo’. Mi auguro che tutta questa progettualità abbia un tempo giusto perché mi pare che molte cose vadano dilatandosi. Riporto però quello che vivono i cittadini tutti i giorni ad Ancona. Si stanno lamentando dal centro alla periferia per il verde. Dobbiamo garantire che vivano in condizioni di decenza».
Poco prima il consigliere Ippoliti aveva chiesto all’assessore Stefano Tombolini quando sarebbero stati eseguiti gli sfalci lato strada nei borghi, in particolare a Candia, Baraccola e Gallignano. «E’ molto complicato in questo periodo camminare a fronte del fatto che ci sono questi cespugli che sono diventati importanti e ostruiscono in tanti casi anche la visibilità. – ha fatto osservare il consigliere di maggiornaza – So che non dipende certo dall’amministrazione, è piovuto molto, fa caldo e questo ha influito notevolmente sulla crescita dell’erba». Tombolini ha spiegato he vengono svolti ogni anno falci per un importo di 900mila euro.« Abbiamo fatto fare un preventivo per un mezzo con il braccio e la fresa, costo 130mila euro, però non riusciamo ad acquistarlo perché non ci sono i risorse al momento. Sarebbe invece utile per rendere più efficiente l’attività del magazzino. Come tutti gli anni c’è un accordo con le ditte che ci fanno gli sfalci e l’accordo avrà corso dal 28 aprile in poi con il primo degli sfalci ai bordi stradali in via Ranieri, Palombare, Montedago, via Trevi e via Montagnola per poi andare verso le periferie. Ci saranno 2 mezzi carrati con i mossieri per la regolamentazione del traffico e il carico degli falci prodotti. L’augurio è che riusciamo piano piano ad efficientare il sistema degli sfacci anche perché facciamo 3 all’anno ma sarebbe ottimale farne 4 e anticiparli. Dare risposte puntuali ed urgenti ai cittadini quando hai contratti contenzisti diventa difficile. Insieme all’amministrazione stiamo facendo una rivisitazione del personale anche da assegnare a questi uffici operativi in collaborazione con le società in house». Ippoliti ha obiettato «che il problema c’è e non è solo di decoro ma di sicurezza. Apprezzo la visione e l’acuito del messo sarebbe un investimento da buon padre di famiglia, magari da finanziare con bandi europei».
(Redazione CA)
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