di Nicoletta Paciarotti
Un colpo di escavatore ha unito ieri i due fronti di scavo della Galleria La Rossa, segnando una tappa simbolica ma concreta nel percorso di potenziamento della linea ferroviaria Orte–Falconara. Alle 19 è stato infatti abbattuto il diaframma dell’opera, lunga 1.196 metri, nel tratto compreso tra Genga e Serra San Quirico: un intervento che rientra nel lotto 2 del raddoppio ferroviario, oggi tra i più avanzati dell’intero progetto.
La cerimonia si è svolta alla presenza di Tiziano Consoli, assessore regionale al Lavoro e Protezione Civile, Chiara De Gregorio, direttrice investimenti Area Centro di Rete Ferroviaria Italiana, Roberta Olivi, responsabile infrastrutture Centro di Italferr, e Vincenzo Onorato, amministratore delegato del Consorzio Eteria.

Il lotto, dal valore complessivo di 545 milioni di euro (di cui 438 milioni finanziati con fondi PNRR), è stato affidato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) al Raggruppamento Temporaneo d’Imprese Eteria Consorzio Stabile – Salcef, con Italferr nella direzione dei lavori. In campo ogni giorno circa 350 addetti, tutti assunti direttamente e senza subappalti, come aveva già sottolineato a settembre il presidente di Eteria, Gianni Luciani.
L’avanzamento del cantiere, già stimato intorno al 40% un mese fa, registra ora un nuovo balzo: con la chiusura dello scavo della Galleria La Rossa e l’avvio dei lavori su viadotti e stazioni, il lotto entra nella fase strutturale più complessa ma anche più decisiva. La consegna parziale è prevista per giugno 2026, quella definitiva per febbraio 2027, in linea con le scadenze del Pnnr
Il progetto del lotto 2 prevede 8,9 chilometri di nuovo tracciato, di cui 7,6 in variante, sei gallerie, quattro viadotti, e interventi di adeguamento della viabilità locale e delle stazioni di Genga e Serra San Quirico.

Il raddoppio della linea Orte–Falconara permetterà di ridurre i tempi di percorrenza tra Ancona e Roma dalle attuali oltre tre ore e mezza a circa due ore, con benefici diretti per pendolari, studenti, lavoratori e turisti.
Sul fronte degli altri lotti, il numero 3 (Serra San Quirico–Genga) è in fase conclusiva di conferenza di servizi, mentre il lotto 1 (PM228–Genga) è stata chiusa la fase del dibattito pubblico e si attendo ora l’avvio dell’iter autorizzato. Come aveva ricordato a settembre il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante la visita al cantiere, «i fondi ci sono, ma servono progetti pronti: chi arriva prima, parte prima».
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