Stazione merci di Castelfidardo, Cna:
«Un’opera giusta nel posto sbagliato»

L'ASSOCIAZIONE di categoria «avrebbe necessitato di un approfondimento maggiore e di un confronto più ampio con il territorio»

Andrea Cecconi

 

La Cna Zona Sud di Ancona interviene sul progetto della nuova stazione merci di Osimo, esprimendo una posizione chiara e articolata. L’associazione di categoria riconosce l’importanza strategica dell’opera nell’ottica di una transizione dal trasporto su gomma a quello su rotaia, una scelta che va nella direzione di una mobilità più sostenibile e a minore impatto ambientale e che segue le linee dell’Unione Europea. Tuttavia, solleva perplessità sulla localizzazione del terminal, che rischia di compromettere le strategie di sviluppo turistico avviate dal Comune di Castelfidardo.

Secondo la Cna Zona Sud di Ancona, il progetto, che prevede un investimento di 85 milioni di euro da parte di Rfi e si inserisce nel più ampio piano di potenziamento della linea Orte-Falconara, «avrebbe necessitato di un approfondimento maggiore e di un confronto più ampio con il territorio». L’associazione denuncia, infatti, «la mancanza di un adeguato coinvolgimento delle realtà locali, con una decisione che appare calata dall’alto, generando allarme tra cittadini e imprese. L’intervento infrastrutturale prevede la realizzazione di tre binari di circolazione adiacenti alla linea ferroviaria adriatica tra le stazioni di Osimo-Castelfidardo e Loreto, con un tracciato che si estende per circa due chilometri lungo la Strada Statale 16, dall’area del Tiro a Volo fino all’incrocio con l’imbocco per Numana. La preoccupazione della Cna riguarda in particolare la vicinanza dell’opera al Parco del Conero, che potrebbe incidere negativamente sul progetto del Comune di Castelfidardo di inserire la Selva all’interno dell’area protetta, scelta volta a incentivare lo sviluppo turistico locale».

«La nostra associazione ritiene la scelta dell’ubicazione della stazione merci non opportuna, poiché rischia di compromettere la strategia di sviluppo turistico del territorio – dichiara Andrea Cecconi, presidente della Cna Zona Sud di Ancona, a nome della presidenza di zona –. Abbiamo analizzato il progetto e ci siamo espressi in modo unanime su questa posizione. Per questo motivo, riteniamo utile aderire al comitato cittadino che si è costituito contro l’attuale proposta e che vede la partecipazione di numerose associazioni e forze politiche locali. La nostra speranza è che Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) tenga in considerazione le numerose voci critiche che si sono sollevate sul territorio – conclude Cecconi – La Cna Zona Sud di Ancona auspica quindi un ripensamento da parte degli enti preposti, invitando a un confronto più inclusivo con le comunità locali, affinché si possano trovare soluzioni che coniughino le esigenze infrastrutturali con lo sviluppo sostenibile del territorio».

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