
La conferenza dell’Ugl
di Martina Marinangeli
«La Procura ha finalmente alzato il velo che copriva una situazione grave. Ci costituiremo parte civile in caso di processo e ci riserviamo di chiedere di essere sentiti quali persone informate sui fatti per dare il nostro contributo alle indagini». Non girano intorno alla questione l’avvocato Corrado Canafoglia ed il segretario regionale dell’Ugl Renzo Talacchia, che sono così intervenuti sulla maxi inchiesta su Aerdorica che vede indagate per peculato in concorso e continuato 77 persone, componenti di quattro giunte regionali compresa quella attuale, dirigenti e funzionari regionali, ex presidenti e componenti di precedenti Cda. «Non sono stati i dipendenti a mandare a male Aerdorica, nonostante per anni abbiano dovuto subire tagli stipendiali, riduzioni di personale ed in ultima, il 27 dicembre, sia stata aperta la procedura di licenziamento collettivo per 23 persone – rincara la dose Canafoglia – vogliamo un segno di discontinuità rispetto alle precedenti gestioni e che la Regione rispetti i patti presi con l’attuale proprietà, la Njord Partners, sugli incentivi per l’attivazione di nuove rotte e sulla ricollocazione di eventuali esuberi». Una stoccata la riserva poi all’intero arco politico: «è un’indagine della Procura, non della politica. Se avessero davvero voluto fare qualcosa, avrebbero già potuto farlo, ad esempio portando gli atti della Commissione d’inchiesta alla magistratura. Inoltre, stigmatizziamo che le indagini della Commissione si siano fermate al 2015. Siamo contenti che ci sia chi indaga su finanziamenti pubblici erogati ad una società che è stata sempre in perdita, debiti accumulati non certo per colpa dei dipendenti. La politica avrebbe dovuto farlo da un pezzo».
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