
Andrea Sbaffo Presidente Regionale Anpas
«Anpas tutela i cittadini e il diritto ai servizi sanitari, e rispetta i diritti di volontari e lavoratori».
Il Presidente Regionale Anpas, Andrea Sbaffo, chiarisce la posizione delle Pubbliche Assistenze in merito alla gara di appalto dell’Aou Ospedali Riuniti Ancona dopo aver osservato la campagna mediatica attivata da un’altra Cooperativa e dai suoi lavoratori.
Anpas «chiamata direttamente in causa – spiega Sbaffo – ritiene necessario effettuare alcune precisazioni in merito alla gara di appalto aggiudicata ad un raggruppamento di 7 associazioni Anpas Marche. E’ opportuno premettere che Anpas – aggiunge – ha notoriamente da sempre contestato la modalità di affidamento del servizio di trasporto sanitario attivata dall’Aou OR Ancona tramite gara d’appalto anziché tramite convenzione, come previsto dalla normativa regionale vigente. La scelta di partecipare alla gara è stata effettuata solamente nell’ottica di garantire un servizio efficiente e di qualità ai cittadini marchigiani. Premesso ciò, la Cooperativa in realtà si è aggiudicata una “gara ponte” per un periodo di 6 mesi, eventualmente prorogabile per ulteriori 6. Avendo iniziato effettivamente tale appalto il 1° giugno 2020, esso ha avuto il proprio termine naturale dopo 12 mesi, ovvero il 31 maggio 2021. Dal 1° giugno 2021, quindi la Cooperativa sta operando in regime di proroga rispetto alla naturale scadenza dell’appalto, e pertanto al 31 agosto 2021 avrà operato per ben 3 mesi oltre il termine di scadenza».
I suoi dipendenti «che oggi rivendicano tutele “dovute” come se svolgessero tale lavoro da decenni – prosegue -, avevano certamente piena coscienza di essere stati assunti per un periodo predeterminato di 6 mesi e inoltre – chiosa – sorge il dubbio che essi fossero stati effettivamente assunti dalla Cooperativa ben prima del 1° giugno 2020, visto che la stessa il 29 maggio 2020 (cioè soli 2 giorni prima dell’effettivo inizio del servizio) era alla spasmodica ricerca di ben 80 unità di personale proprio destinato all’appalto».

Un’ambulanza al pronto soccorso di Torrette (Archivio)
Il presidente regionale Anpas sottolinea poi come «Il Raggruppamento Temporaneo formato da ben 7 associazioni Anpas è perfettamente in grado di sopperire a tutti i servizi richiesti dall’Aou OR Ancona, in quanto dotato di un cospicuo parco mezzi e soprattutto di una nutrita disponibilità di personale operativo, formato da 90 dipendenti e 994 volontari, tutti ovviamente rispondenti ai requisiti richiesti dalla normativa vigente in termini di formazione, idoneità fisica e, per i dipendenti, adeguato contratto di lavoro. Peraltro è anche da annotare che l’appalto aggiudicato ad Anpas risulta ridimensionato rispetto a quello precedentemente affidato alla Cooperativa, in quanto dallo stesso è stato escluso il servizio “Sten”, cioè il Servizio Trasporto Emergenza Neonatale, che sicuramente per le sue caratteristiche peculiari necessita di personale specificatamente dedicato: da ciò scaturisce evidentemente – continua – la necessità di una riduzione delle unità di personale necessarie per l’esecuzione di questo appalto rispetto al precedente».
Tuttavia l’Anpas «confermando anche in questa occasione il massimo rispetto che nutre per ogni persona – dice -, ha in realtà già richiesto nei giorni scorsi un incontro alle Organizzazioni Sindacali più rappresentative per valutare congiuntamente la situazione. Al contrario la Cooperativa e i suoi dipendenti sembrano dimostrare solo ora un’improvvisa attenzione alla tutela del posto di lavoro, nonostante siano stati affidatari di un appalto della durata di soli 6 mesi. La stessa attenzione non fu però riservata più di un anno fa – ricorda – alla tutela dei lavoratori delle due Pubbliche Assistenze Anpas che erano state in precedenza affidatarie del medesimo appalto per più di 3 anni, cioè fino al 31 maggio 2020. Esse – conclude – hanno dovuto provvedere in assoluta autonomia, e senza proclami mediatici o manifestazioni di protesta, a ricollocare le proprie unità di personale dipendente, assunte specificatamente per l’appalto a suo tempo aggiudicatesi».
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