Evaso dopo la laurea, Andrea Cavallari
sarà estradato a Roma

CRONACA - E’ atteso già domani o al massimo giovedì nel carcere di Civitavecchia. Il 26enne componente della banda dello spray e condannato per la strage di Corinaldo, è stato arrestato il 17 luglio scorso in un albergo di Lloret de Mar dove aveva trovato alloggio dopo essersi dileguato due settimane prima durante un permesso per discutere la tesi in Giurisprudenza all'ateneo di Bologna

Andrea Cavallari durante un prelievo in Spagna

 

E’ atteso forse già domani o al massimo giovedì a Roma per essere trasferito  nel carcere di Civitavecchia, Andrea Cavallari,  condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, che l’8 dicembre 2018 costò la vita a 6 persone e ne ferì 59. Il 26enne di Bomporto in provincia di Modena, uno dei membri della cosiddetta ‘banda dello spray’, sarà infatti estradato dalla Spagna dove è stato catturato lo scorso 17 luglio in un albergo di Lloret de Mar. Qui Cavallari aveva trovato alloggio sotto falso nome e con documenti falsi, dopo essere evaso lo scorso 3 luglio durante un permesso per discutere la tesi di laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna.

Il giovane è stato sorpreso mentre faceva il check-out e, colto di sorpresa dagli agenti, non ha opposto resistenza. È stato localizzato grazie alle indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Ancona e Bologna e della polizia penitenziaria bolognese. Al momento del fermo, Cavallari non era armato e aveva in tasca 800 euro in banconote false, sulla cui provenienza sono in corso indagini. Ulteriore elemento, questo, che lascia capire come indubbiamente la sua fuga fosse tutta studiata e pianificata nei minimi dettagli.

Da Bologna, il giovane aveva raggiunto la Spagna via terra per eludere i controlli di polizia alla frontiera. Dopo un passaggio a Barcellona e in alcune zone della provincia, dove ha lasciato numerose tracce tramite prelievi e spese varie, inclusi acquisto di souvenir e shopping, si è spostato a Lloret de Mar. A tradirlo sono stati i pagamenti elettronici, effettuati con una carta intestata a un nome falso, cruciali per gli investigatori nel tracciare i suoi movimenti da “bella vita”, riuscendo così a individuarlo dopo una latitanza di 2 settimane. Ora la procedura di estradizione è stata accelerata e  Cavallari nelle prossime ore tornerà in Italia lasciando il penitenziario di Brians a Barcellona dove è recluso.



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