E’ arrivata poco prima delle 13, al porto di Ancona, la nave della Ong Solidaire, battente bandiera tedesca, con a bordo 64 persone salvate nel Mediterraneo centrale. Ad accogliere i migranti, tutti uomini provenienti da Egitto, Bangladesh, Iran, Iraq, Eritrea e Kurdistan, c’erano i volontari della Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e le forze dell’ordine.
Sulla fiancata della nave, gestita da una Ong argentina, è visibile una scritta provocatoria che recita: “Gli europei sono stati immigrati illegali in Africa per secoli. Hanno saccheggiato, trafficato umani e assassinato. Questa è la conseguenza”.
Tra le persone soccorse, ci sono 5 minori non accompagnati. La Croce Rossa ha riferito che, pur non essendoci particolari patologie, una decina di persone avrebbero subìto violenze fisiche, psicologiche e sessuali.
Rosaria Del Balzo Ruiti, presidente regionale della Croce Rossa Marche, ha sottolineato l’importanza del principio di umanità in un contesto che, a suo avviso, sembra averne perso il valore. Ha ricordato che lo sbarco coincide con l’anniversario della firma della prima Convenzione di Ginevra del 1864, un momento storico che ha dato vita al diritto internazionale umanitario.
«A volte ascoltiamo e ci vengono i brividi a fior di pelle in merito alle dichiarazioni su questi sbarchi che collidono con il primo dei sette principi che muovono le nostre azioni, che è quello di umanità», ha dichiarato Del Balzo Ruiti.
Al termine delle operazioni di prima accoglienza, i 59 uomini sono stati trasferiti, secondo le indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno, presso le varie strutture di accoglienza in Abruzzo, mentre 4 minori non accompagnati sono stati destinati ad un centro per Minori a Campobasso e 1, risultato infraquattordicenne, è stato preso in carico dal Comune di Ancona.
(Ultimo aggiornamento delle 19.36)
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