Conerobus, approvato il bilancio 2024:
nuovi fondi da Regione e Comune,
perdita dimezzata

Un autobus in servizio

Conerobus chiude il bilancio 2024 con una perdita ridotta rispetto alle stime iniziali e nuovi fondi per oltre 2,2 milioni di euro da Regione Marche e Comune di Ancona. Il documento contabile, approvato oggi dal Consiglio di amministrazione, registra un disavanzo di 1.588.697 euro, a fronte dei 3,6 milioni previsti a luglio.

L’intervento degli enti territoriali – legato all’adeguamento dei corrispettivi e ai ristori per il mancato aggiornamento delle tariffe 2023 e 2024 – ha permesso di attenuare l’impatto economico, rafforzando la posizione della società che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo e nei principali comuni della provincia. «Il bilancio 2024 fotografa una fase di transizione – ha dichiarato Italo D’Angelo, presidente di Conerobus – gli interventi della Regione e del Comune rappresentano un riconoscimento concreto del ruolo che l’azienda svolge per il territorio. Il nostro obiettivo è costruire una realtà sostenibile, attenta ai cittadini e proiettata al futuro, rendendo sempre più efficiente il sistema di trasporto pubblico».

Italo D’Angelo

I ricavi da biglietti e abbonamenti restano sostanzialmente stabili, anche grazie alla digitalizzazione dei canali di vendita e all’ampliamento delle modalità di acquisto online. Nel corso del 2024, Conerobus ha assicurato la continuità del servizio con oltre 8,6 milioni di chilometri percorsi nei bacini di Ancona, Jesi, Falconara, Osimo e nelle tratte extraurbane regionali.

Parallelamente prosegue il programma di riorganizzazione aziendale, volto a migliorare l’efficienza gestionale e la sostenibilità economica. Le azioni previste comprendono la razionalizzazione dei costi, la revisione dei processi manutentivi, una pianificazione più efficiente di turni e linee e la rinegoziazione delle forniture. Un percorso, sottolinea l’azienda, che sarà condiviso con le organizzazioni sindacali, in vista di un rilancio strutturale capace di coniugare equilibrio economico e qualità dei servizi per l’utenza.

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