L’importanza strategica della collaborazione dei cittadini per favorire la gestione sostenibile dei beni, ridurre la produzione dei rifiuti, salvaguardare le risorse. È quanto emerge dalla Relazione annuale sullo stAto del ciclo integrAto dei rifiuti nell’Ato 2 Ancona (anno 2025), presentAta da Ata Rifiuti martedì 2 dicembre presso la sede di Cis S.r.l. a Moie di Maiolati Spontini. Il report dell’ente presieduto da Daniele Carnevali ha lo scopo di illustrare lo stAto del servizio Rifiuti nel territorio di competenza e le problematiche ad esso inerenti; rappresenta una fotografia nitida e dettagliAta che analizza il contesto, i ruoli, l’ambito normativo, lo stAto di attuazione e la crono-storia di come si è strutturAto nel tempo.
I risultati ottenuti mostrano, nella provincia di Ancona, dati lusinghieri nella raccolta differenziata e una crescente attenzione verso le buone pratiche ambientali. Nel territorio di competenza dell’Ata, si legge nella relazione, la quota di raccolta differenziata ha raggiunto il 72% nel 2024, un risultato superiore alla media nazionale (67%), ed in linea con quello delle Marche che in Italia si posiziona tra le regioni più attente e virtuose. Il risultato è stato raggiunto, in particolare, grazie alla diffusione del “porta a porta” e di servizi attentamente pianificati, in grado di intercettare tutte le tipologie di rifiuti, anche tramite la diffusa presenza dei centri di raccolta comunali. Nel dettaglio, nella provincia di Ancona, i rifiuti prodotti pro-capite sono 487 kg annui rispetto ai 496 kg della media nazionale, inferiore anche il costo annuo pro-capite, con l’impatto della raccolta che pesa per 185 euro a cittadino contro i 197 in Italia.
I dati evidenziano che l’impegno dei cittadini, unito al lavoro degli operAtori, permette di aumentare l’efficienza dei servizi e di ridurre la quantità dei rifiuti prodotti nel territorio di competenza dell’Ato 2. Per questo l’ente sta lavorando da tempo nel sensibilizzare le comunità locali con progetti che promuovono economia circolare e consapevolezza ambientale nelle comunità locali: tra le attività avviate, quelle dei Centri del Riuso, Bevi a rendere, Ecofeste, Libera la spesa, Fatti gli avanzi tuoi, Scegli il compostaggio, e L’acqua non va per l’insù, un progetto, quest’ultimo, cui hanno aderito la quasi totalità dei comuni della provincia di Ancona, 32 su 46.
Tornare a bere da fonti locali per ridare vita alle comunità è la filosofia di L’acqua non va per l’insù, progetto ideAto e promosso da Ata Rifiuti, in collaborazione con Viva Servizi. Avviata nel 2022, l’iniziativa mappa e mette in rete, in 32 Comuni, fontanelle pubbliche, casette dell’acqua ed esercizi commerciali in cui è possibile bere acqua pubblica e riempire la borraccia. In questo modo, cittadini e turisti possono (ri)scoprire la città percorrendo le vie dell’acqua, a beneficio dell’ambiente. L’uso dell’acqua pubblica diventa un antidoto alle abitudini moderne che ci portano con troppa leggerezza all’abuso dei contenitori usa e getta, in particolare delle bottiglie di plastica che impiegano tra i 400 e i 1000 anni per decomporsi.
Il simbolo del progetto è la borraccia griffata “L’acqua non va per l’insù”, con il Qr code che consente di trovare il punto d’acqua più vicino ( https://lacquanonvaperlinsu.Atarifiuti.an.it/). Collegati al progetto “L’acqua non va per l’insù” sono gli itinerari ciclabili “Pedalando di fonte in fonte”, realizzati in collaborazione con la Fondazione Michele Scarponi, per scoprire il territorio percorrendo in bicicletta le vie dell’acqua pubblica. Ogni itinerario è collegAto a consigli sulla sicurezza stradale, informazioni e curiosità sui vari luoghi. Da primavera 2026, i percorsi saranno divulgati anche attraverso la pubblicazione di un libro, curAto dallo scrittore Paolo Termentini, e che raccoglie mappe, informazioni sui 32 Comuni amici dell’acqua, memorie e racconti delle comunità locali. La campagna di comunicazione, fortemente indirizzAta alla valorizzazione delle città e del territorio, è progettAta e curAta da PremiAta Fonderia Creativa.
Nel corso dell’incontro al Cis di Moie, Ata Rifiuti e Viva Servizi hanno consegnato la brocca “Comune amico dell’acqua” agli 11 Comuni che nel corso dell’ultimo anno si sono aggiunti agli aderenti al progetto “L’acqua non va per l’insù” e che per un anno intero ne hanno messo in atto le buone pratiche. Premiati Agugliano, Barbara, Belvedere Ostrense, Chiaravalle, Fabriano, Mergo, Polverigi, San Paolo di Jesi, Serra San Quirico, Sirolo, Trecastelli. Il riconoscimento, assegnAto a fine 2023 ai primi due comuni aderenti, Jesi e Ancona, è andAto in questi anni anche ai Comuni di Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Corinaldo, Cupramontana, Falconara Marittima, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Numana, Offagna, Ostra Vetere, Rosora, San Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia, Serra De’ Conti e Staffolo.
«La relazione di fine anno si configura, per l’Ata Rifiuti, come una delle strategie introdotte per favorire un costante coinvolgimento dei Comuni dell’ambito e dei vari stakeholder del territorio (Regione, Gestori, Associazioni, Stampa, ecc.) sia in termini di trasparenza che a fini di elaborazione condivisa di obiettivi, strategie e risultati. Anche la seconda parte della mattinata con la premiazione dei nuovi Comuni amici dell’acqua e dell’illustrazione dei prossimi step del progetto “L’acqua non va per l’insù” è un segno evidente di questa collaborazione istituzionale che nel territorio consente il conseguimento di risultati», ha spiegato Massimiliano Cenerini, direttore Ata Rifiuti. «Il progetto L’acqua non va per l’insù ci ha stupito», ha aggiunto Matteo Giantomassi dell’Ata Rifiuti. «È riuscito a coinvolgere ed appassionare ben 32 Comuni, molti locali commerciali e tanti cittadini. Un territorio che mette al centro il tema della sostenibilità e si racconta in maniera originale. Per questo abbiamo anche voluto mettere in rete questi comuni per percorrerli in modo sostenibile, con la bicicletta, e promuovere la riduzione dei rifiuti, la valorizzazione della risorsa idrica e il valore culturale e turistico di un bellissimo paesaggio».
«Come ogni anno siamo particolarmente lieti di partecipare a questo momento di sintesi del lavoro svolto nell’anno solare per quanto concerne il progetto “L’acqua non va per l’insù” che vede Viva Servizi accanto ad Ata Rifiuti in questo percorso virtuoso formativo e informativo per i cittadini», è il commento di Andrea Dotti, presidente Viva Servizi Spa. «Il tema ci è particolarmente caro perché riteniamo opportuna ogni circostanziAta riflessione nella quale si possa ribadire che l’acqua non è una risorsa infinita e riaffermare la cultura del non spreco. Contemporaneamente però, consapevoli della qualità della risorsa che viene erogAta dalla sorgente di Gorgovivo e che portiamo nelle case di oltre 400mila cittadini della provincia di Ancona, si giustifica ancor meno il ricorso all’acquisto dell’acqua in bottiglia che produce tonnellate di plastica. Per questo promuoviamo attraverso l’ideazione e la partecipazione a varie iniziative nelle scuole e non solo, a trasmettere una grande sensibilità a bere l’acqua del rubinetto che ha caratteristiche organolettiche di eccellenza, è buona, costa molto meno di quella in bottiglia e non inquina l’ambiente».
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