Aumenterà del 2-3% la tariffa dei rifiuti in questo 2025 ed Ancona. Saranno però più mirate le riduzioni tariffarie previste dal regolamento in base alla distanza dell’utenza dai punti di raccolta da rimodulare ora in percentuali diverse a seconda alla tipologia di rifiuto. E verranno previste inoltre agevolazioni a beneficio dei nuclei familiari con figli universitari fuorisede. Le novità sono emerse questa mattina nel corso dei lavori in sessione congiunta della I e VII Commissione, presiedute da Vincenzo Rossi e con la partecipazione del direttore di AnconAmbiente Giancarlo Giacchetta. Si discuteva in via preliminare dell’approvazione della Tari per l’anno in corso e della modifica del Regolamento comunale per la disciplina della Tari delle le ultime disposizione di legge da recepire, che saranno passate al vaglio dell’aula consiliare giovedì prossimo.
«Le tariffe non vengono stabilite dai singoli Comuni ma da Arera dopo una valutazione dei costi del ciclo dei rifiuti e vengono adottate da tutte le realtà dell’Ambito. – ha ricordato il vice sindaco Giovanni Zinni – Le tariffe attuali di Ancona sono costruite su piani economici finanziari del 2022 (ereditati da questa amministrazione) ed erano stati già previsti aggiornamenti su scala biennale. L’anno scorso c’è stato un aumento delle tariffe abbastanza considerevole e quest’anno c’è un ulteriore aumento e però di fatto era stato preventivato già dall’anno scorso. Oscilla fra il 3 e il 4% circa e purtroppo ci rappresenta un quadro in cui la virtuosità della raccolta differenziata e poi nello smaltimento dei rifiuti ha ancora un saldo negativo. Ci rendiamo conto che è un problema per i cittadini perché ovviamente ha un carico tariffario in aumento. In quest’ottica è sempre più strategico è importante l’affidamento ad AnconAmbiente della gestione del ciclo integrato nell’Ato2 ma l’efficientamento nella gestione per raggiungere risultati tali da non consentire aumenti delle tariffe».
Sono state previste una serie di esenzioni attraverso parametri con l’Isee, «che il nostro Comune aveva già adottato a prescindere. – ha precisato Zinni – Siamo quindi intervenuti nel regolamento consentendo il mantenimento di questi vantaggi attraverso la copertura dell’eccedenza per quanto riguarda i parametri nazionali. Se un’esenzione era 30 e da noi era 40 comunque il Comune garantirà il 10% rispetto a quello che viene definito Bonus sociale. L’unica scelta di sistema che abbiamo preferito fare in questa circostanza è quella di non alterare il rapporto fra utenze domestiche non domestiche mantenendo il 50%, perché è in corso d’opera l’applicazione della riforma per quello che concede la tariffa puntuale a regime dal 2026».
Sulle modifiche del regolamento è stato specificato che sono in parte dettate dal Legislatore, in parte dalla giurisprudenza, il vice sindaco ha chiarito intanto che «nelle aree operative di parcheggio gratuite dei centri commerciali non si pagava la metratura, ma la giurisprudenza ha specificato che queste aree devono essere conteggiate e quindi noi le inseriamo sempre che non ci sia una prova contraria nei contribuenti per quello dimostra che non sono operative o siano state dismesse e non sono funzionari all’attività degli immobili di riferimento». Sulle esenzioni in rapporto al numero degli occupanti gli immobili, il comune di Ancona ha recepito adesso una mozione del Consiglio comunale che richiedeva un intervento a favore degli studenti universitari fuorisede. «Lo studente in sede locale fa cambiare la tariffa al nucleo familiare, se comprova attraverso il certificato di iscrizione universitaria, copia del contratto di locazione in altra sede e attraverso la ricevuta di pagamento del proprio dubbio familiare e in regola dei pagamenti Tari. Così lo studente non viene più considerato nel nucleo familiare e questo ovviamente determina una piccola scontistica a vantaggio della sua famiglia» ha dettagliato Zinni.
Cambierà qualcosa anche per chi invece usufruisce, soprattutto nei borghi, delle riduzioni tariffarie per la distanza oltre 500 metri lineari dai punti di raccolta rifiuti, finora considerati solo per la indifferenziata. «In passato c’è sempre stata questa scontistica: 60% per una distanza fra 500 e 2000 metri o 70% per gli oltre 2000 metri.- ha rammentato Zinni – In questo caso viene la scontistica viene ripartita in base alla tipologia di rifiuto. Il legislatore ha puntualizzato che per l’indifferenziato secco oltre i 500 metri ora sarà del 30% ; oltre i 2000 metri per l’umido sarà il 15% o il 20% per la carta, la plastica e il vetro invece il 5%. Complessivamente ci può essere una riduzione del 60% oltre 500 metri». Il vicesindaco ha garantito poi che il Comune coprirà l’eccedenza « garantendo le stesse oltre esenzioni alle stesse categorie del regolamento passato perché è intenzioni di questa amministrazione comunale di non andare in diminuzione sulle agevolazioni. E’ un quadro che ci impegna e responsabilizza, che ci obbliga a fare di meglio in tutto l’Ambito per quello che la raccolta dei rifiuti per cercare di contenere le tariffe, fermo restando che la tariffa puntuale sarà una modifica di sistema importante». Sarà infine mantenuta l’esenzione per le attività commerciali per quello che riguarda il pagamento per i dehors dell’occupazione del suolo di tipo giornaliero «come incentivo in coda post Covid».
I consiglieri comunali del Pd Susanna Dini e Giacomo Petrelli hanno chiesto di approfondire alcuni dettagli. La aree di sosta dei centri commerciali non interessano i parcheggi ma – è stato chiarito – il carico e scarico delle utenze non domestiche. Dini ha fatto osservare che la scontistica sui bidoni distanti oltre i 500 metri non riguardava solo l’indifferenziata, tutte le tipologie di rifiuti per chi non era servito dal porta a porta nel regolamento comunale. Giacchetta ha spiegato che ormai il porta porta è fatto su tutto il territorio e solo l’indifferenziato era distante, c’era insomma il rischio che qualcuno pagasse la tassa intera. Ora si decurterà invece in base al tipo di rifiuto. Quanto al Bonus sociale Tari il Comune risparmierà. Rispondendo alle domande del consigliere Petrelli è stato spiegato che il Bonus sociale sarà finanziato con una componente aggiuntiva che figurerà nelle bollette Tari con una addizionale di 6 euro a utenza che finanzierà questo fondo nazionale.
Il consigliere Francesco Andreani (Ripartiamo dai Giovani) ha plaudito agli sgravi universitari «a cui teniamo particolarmente ed è un bene che venga inserita all’interno del regolamento». E’ piaciuta anche al consigliere Massimo Mandarano (Gruppo misto- Iv) che ha anche rammentato come «Ancona sia molto avanti che gli sgravi della Tari rispetto ad altri Comuni». Ha poi invitato a pensare «ulteriori sgravi per i piccoli negozi dei borghi e di periferia». Giovanni Zinni ha rimandato il tutto a quando sarà applicata la tariffa puntuale, «un punto di svolta» l’ha definito. Giacchetta ha aggiunto che AnconAmbiente ha elaborato un progetto. «Per un Comune come Ancona la tariffa puntuale non sarà a svuotamenti ne a pesatura proprio perché è una città ‘complessa’. Andrà tarata – ha precisato – e prima ci dovrà essere un periodo sperimentale per verificare sia la tipologia e la quantità di rifiuti che vengono prodotti, sia dalla famiglia sia dai condomini e sia all’utente non domestico. Poi, in base a simulazioni, saranno applicate le nuove tariffe puntuali. In percorso in sostanza è complessa e articolato anche perché in alcuni condomini ci potrebbe essere un utilizzo misto di utenze domestiche e non domestiche. Lo studio va fatto bene» ha concluso il direttore di AnconAmbiente.
Il consigliere di maggioranza Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista) ha invitato l’Amministrazione comunale «a dare sempre più aiuto alle famiglie, soprattutto le famiglie numerose che vanno premiate anche se per assurdo producono più rifiuti. Il coefficiente familiare non si è mai fatto ed è stata una grandissima delusione. Deve essere una priorità, per me». Il presidente Rossi in chiusura si è detto scettico sulla possibilità di poter risparmiare ma forse andrebbero fatti più controlli perchè «nei cassonetti ci si butta di tutto». Zinni ha replicato che a suo giudizio «c’è un grandissimo errore di comunicazione sul ciclo integrato dei rifiuti. Si continua a raccontare ai cittadini che raggiungendo una percentuale specifica di raccolta differenziata abbiamo fatto bingo: non si paga più la tassa di rifiuti e diventa tutto gratis. Questa è fantascienza perché la raccolta, il conferimento, il trattamento dei materiali riciclabili, hanno dei costi. Il vero tema centrale della politica è cercare di mantenere in equilibrio ricavi e costi del ciclo integrato dei rifiuti all’interno di un percorso virtuoso della raccolta differenziata. I cittadini non capiscono perché questa tassa aumenta. Questa sarà la mission prioritaria per AnconAmbiente qualora gli venga affidato il servizio in house providing a livello provinciale»
(Redazione CA)
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