L’OPERAZIONE si è svolta questa mattina nell’ambito di un’inchiesta partita nel marzo 2017 e portato avanti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona. In totale ci sono 27 indagati per lo smercio del pregiato hashish. Sotto sequestro sono finiti una Bmw, un conto corrente, una moto e un appartamento
IL CASO – Gabriele Giani e Mario Catani sabato erano su un pullman della FlixBus. Vicino Nizza il controllo della polizia francese: a bordo quattro pakistani con documenti non in regola. I dipendenti dell’azienda di trasporti sono stati trattenuti in carcere fino alle 15 di domenica. Le due società: «Vogliamo chiedere alle autorità una verifica chiara su una vicenda che non può lasciarci indifferenti»
ANCONA – Almeno quattro gli edifici passati in rassegna dai ladri, mentre un’altra banda stava finendo nella trappola della polizia in via Paolucci. In via Matteo Ricci hanno fatto visita alla sede dell’Asur, al centro per le dipendenze patologiche e alla palestra Stark. Assalto anche al palazzetto di via Cingolani, dove i malviventi si sono impossessati degli spiccioli dei distributori automatici. Magro il bottino. Indagano i carabinieri che stanno eseguendo anche gli accertamenti su una serie di furti avvenuti in centro città nella notte tra venerdì e sabato. Da uno studio di commercialisti sono stati portati via 4 mila euro
ANCONA – Ha raccolto un centinaio di persone, tra cui i sindacati Cgil, Cisl, Uil, l’associazione Marche Pride e Donne e Giustizia. La protesta, al suono di “vergogna, vergogna”, si è scatenata contro il linguaggio utilizzato da tre giudici donne in un verdetto assolutorio che prendeva in considerazione una violenza sessuale subita da una ragazza peruviana. Tra i cartelli mostrati, la scritta con l’appellativo Vikingo con cui un presunto stupratore chiamava la vittima, riferendosi – scrive la sentenza – all’avvenenza tutt’altro che femminile della giovane. Il Ministero della Giustizia ha avviato verifiche sul caso
ANCONA – A migliaia nel cuore della città per assistere agli spettacoli offerti dal carnevale. Almeno venti i gruppi di maschere provenienti da ogni angolo d’Italia che hanno sfilato lungo corso Garibaldi. La stima dei presenti si aggira attorno alle 15 mila persone
LA SENTENZA della Corte d’Appello di Ancona aveva definito «scaltra» la donna che aveva denunciato due connazionali per violenza sessuale di gruppo, condannati in primo grado e assolti in secondo. Si è appreso dalle motivazioni con cui la Cassazione nei giorni scorsi ha annullato il verdetto con rinvio ai giudici di Perugia. Si dovrà aprire un nuovo dibattimento
POLITICA – Arriva con un’ora di ritardo all’Auditorium per la presentazione del suo libro «L’altra strada», ma viene comunque accolto da una standing ovation della gremitissima sala. «Chiedo un applauso per il vostro sindaco Valeria Mancinelli, che ha fatto un ottimo lavoro e continua a farlo». Spara a zero sul governo giallo-verde e non lesina stoccate agli scissionisti del Pd, rivendicando con orgoglio il proprio operato
ANCONA – Serata da dimenticare quella di ieri per la frazione dorica a causa dell’imperversare di una batteria di banditi che, noncurante della presenza degli inquilini nelle abitazioni, ha agito comunque per tentare di arraffare oro e gioielli. In un’occasione, un ladro è stato messo in fuga dall’abbaiare del cane
ANCONA – L’inaugurazione dell’anno giudiziario alla presenza del presidente nazionale della Corte, Angelo Buscema, che nel suo discorso d’apertura ha voluto ricordare la tragedia di Corinaldo. Nell’anno passato sono state aperte 1038 nuove istruttorie. Tra queste, ci sono quelle legate al sisma del 2016. Varie le condanne ascritte: una relativa a due professionisti dell’ospedale di Macerata accusati di aver lasciato una spatola di acciaio nell’addome di una paziente durante un’operazione. L’altra ha chiamato un causa un professore dell’Itis del capoluogo dorico sospettato di essersi intascato i soldi delle gite scolastiche
ANCONA – Lo sprint verso un nuovo corso del camping, chiuso dal 2010 dopo il sequestro voluto dalla procura, è stato dato dall’ultima sentenza del tribunale che ha scongiurato la confisca dell’area verde che avrebbe praticamente azzerato le possibilità di riapertura. Vincenzo Monaco: «Abbiamo vissuto anni terribili, dobbiamo finire i lavori per senso di responsabilità verso i soci della cooperativa»