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Un 25 aprile per il lavoro
e contro i fascismi moderni

ANCONA – Alla cerimonia per la festa della Liberazione un presidio degli operai Sandro Baldini. Dal palco in piazza Cavour la commozione del sindaco Mancinelli e l’appello di Vania Bagni (Anpi) contro i “fascismi contemporanei”

La deposizione delle corone al Monumento ai Caduti

L’arrivo del corteo in piazza Cavour

 

 

Anniversario della Festa della Liberazione celebrata in memoria ai caduti in piazza IV Novembre e con il comizio in piazza Cavour, fuoriprogramma il presidio degli operai Sandro Baldini, ormai in mobilitazione da oltre una settimana per difendere il loro posto di lavoro. Tanti anconetani hanno voluto ricordare oggi il 25 aprile con la cerimonia al Monumento ai Caduti del Passetto: il passaggio in rassegna del picchetto militare, quindi la deposizione delle corone commemorative da parte di sindaco Valeria Mancinelli, prefetto Antonio D’Acunto, Tamara Ferretti per l’Anpi, del presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo e il comandante delle scuole della Marina militare, l’ammiraglio Salvatore Ruzittu, la lettura del messaggio del ministro della difesa Pinotti, presenti tutte le autorità civili e militari. Come tradizione, il corteo lungo il viale, “Bella ciao” intonata dalla banda di Torrette e il palco allestito quest’anno in piazza Cavour, invece della classica piazza Roma, destinata quest’anno alla festa dei fiori. Dal palco, l’intervento commosso del sindaco Mancinelli al ricordo della Resistenza che “non fu solo guerra di eserciti, ma mobilitazione di cittadini comuni che non sognavano di diventare eroi, ma una vita normale, senza bombe e con un lavoro”. Una Liberazione dalla dittatura che per il sindaco “non è dato una volta per sempre ma va conquistata ogni giorno, ognuno per la propria parte: la democrazia funziona quando dà risposte ai bisogni essenziali”. Una mobilitazione contro nuovi fascismi invocata anche da Vania Bagni, rappresentante del coordinamento nazionale Anpi. “Ci sono pericoli palpabili di autoritarismi in atto, l’odio contro i migranti, le scelte antidemocratiche che provocano guerre e governi sempre meno inclini al controllo dei cittadini” ha dichiarato Bagni. Tema del lavoro portato in piazza anche dagli operai della ditta di Camerano, con il titolare Sandro Baldini, presenti lungo il corteo. I 15 dipendenti hanno ricevuto la lettera di licenziamento, l’impresa non può lavorare con il blocco del cavalcavia 166 deciso dalla società Autostrade. Giovedì 27 la conferenza dei servizi indetta dal sindaco di Camerano Del Bello (leggi l’articolo).

Sandro Baldini con i suoi lavoratori

“Ci auguriamo che l’incontro sia decisivo, la situazione si deve sbloccare il giorno stesso, perché non possiamo più aspettare” ha dichiarato Sandro Baldini. “Stiamo perdendo appalti, stiamo accumulando penali. I miei dipendenti sono molto arrabbiati e li capisco. Basta un collaudo di 3 ore per provare che il ponte è sicuro” spiega Baldini.

(foto Giusy Marinelli)

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