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Cuccioli in corsia per
aiutare i baby pazienti

ANCONA – Luna, 3 anni, ricoverata a Torrette, è il primo caso di pet therapy dell’ospedale. Con lei c’è Rocco, un meticcio di 10 mesi

La piccola Luna con il cucciolo Rocco

Per la prima volta all’ospedale regionale di Torrette è stato permesso ad un cane di incontrare la sua padroncina per alleviarle le sofferenze della degenza e regalarle un momento di felicità. Così, martedì pomeriggio alle 14, Luna, la piccola degente di 3 anni ricoverata nel reparto di chirurgia pediatrica del professore Marco Pozzi, ha incontrato il suo amato Rocco, un dolce meticcio di 10 mesi. Un lungo abbraccio che ha commosso tutti i presenti, il papà di Luna e gli operatori dell’associazione Zampa Bianca che hanno messo a disposizione un accompagnatore per l’amico a quattro zampe. Il tutto è stato possibile grazie alla senibilità del direttore generale Michele Caporossi, all’intermediazione delle Patronesse del Salesi e l’Associazione Genitori dei Bambini Cardiopatici con Marco Pozzi, primario del reparto di cardiochirurgia pediatrica. L’incontro tra Rocco e la sua padroncina è durato circa mezz’ora. Un precedente importante che potrebbe dare il via all’ingresso di un percorso importante di pet therapy anche all’interno del Salesi. In realtà, più che pet therapy, si è trattato di una vera e propria sorpresa riservata alla piccola Luna, reduce, tra l’altro, da un intervento piuttosto importante. “Data la delicatezza della situazione abbiamo studiato bene la modalità migliore per portare il cane in ospedale – spiega Lorenzo Pergolini dell’associazione Zampa Bianca – ma il ringraziamento più grande va al direttore generale Michele Caporossi, alle patronesse del Salesi che si sono adoperate per velocizzare la pratica, alla direzione medica e ovviamente al professor Marco Pozzi per la grande disponibilità. Speriamo che si sia aperta una porta per proseguire verso un percorso che potrebbe portare un enorme sollievo ai tanti bambini ricoverati”. Il piccolo Rocco ha giocato con Luna, e le ha regalato un momento di felicità durante una degenza che, per alcuni bambini, potrebbe essere dura da sopportare. “E’ stato un momento molto toccante – sottolinea Milena Fiore, presidente delle Patronesse del Salesi – e siamo felici di essere state ancora una volta utili ad alleviare le sofferenze di questi nostri piccoli degenti. Senza la disponibilità e il supporto del direttore generale Michele Caporossi, della direzione medica e del professore Marco Pozzi non sarebbe stato possibile”.

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