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Il Salesi esaudisce il desiderio di Elena,
Caporossi: «Sarà il pediatrico dell’Adriatico»

Inaugurato il nuovo reparto di Oncoematologia pediatrica. Resta l'interrogativo sulla costruzione del nuovo ospedale da 40 milioni. «I tempi? Non li dico, non basta costruire i muri» replica il Dg dell'Azienda ospedali riuniti Michele Caporossi.

L’ex paziente Elena Velotto taglia il nastro del rinnovato reparto di Oncoematologia del Salesi

di Emanuele Garofalo

(foto Giusy Marinelli)

Ancona – La tredicenne Elena Velotto aveva commosso i marchigiani lo scorso Natale, chiedendo come regalo un nuovo reparto per i piccoli malati di tumore e leucemia del Salesi. La sua lettera al ministro Lorenzin aveva dato voce al disagio dei bambini, delle loro famiglie e dei medici, costretti a combattere, oltre alla malattia, anche gli spazi ristretti e fermi agli anni ’90 dell’ospedale. Quel desiderio di Elena è stato esaudito oggi, grazie alla inaugurazione dei rinnovati locali di Oncoematologia pediatrica. Quasi 700 metri quadri a misura di bambino, 3 nuove stanze che portano a 12 i posti letto del reparto, un’operazione dal costo di un milione di euro. Gli spazi sono stati ottenuti dal trasferimento nell’ospedale regionale di Torrette del reparto di Fibrosi cistica. Nella zona degenze, alla quale sono riservati tutti i 340 mq fino a ieri condivisi con il day hospital, trovano posto anche una stanza dedicata alle lezioni scolastiche dei piccoli ricoverati, una cucina a disposizione delle famiglie dei pazienti e una sala dedicata alle procedure in sedazione con i soffitti decorati. Alle pareti, i pannelli con i giochi interattivi per alleviare il ricovero e le fiabe disegnate lungo i corridoi.

Al taglio del nastro non sono mancati il sindaco Valeria Mancinelli, il governatore Luca Ceriscioli, l’arcivescovo di Ancona – Osimo cardinale Edoardo Menichelli, insieme con il primario Paolo Pierani, il dg dell’Azienda ospedali riuniti Michele Caporossi, il presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini, il rettore dell’Univpm Sauro Longhi, l’assessore al welfare Emma Capogrossi e la direttrice della Fondazione Salesi Annarita Settimi Duca. «Questo è il segno tangibile che l’aria è cambiata davvero: dal 2014 non veniva speso un euro di investimenti su questo edificio» ha commentato il sindaco Mancinelli. Soddisfazione anche dal presidente Ceriscioli, che ha parlato del nuovo reparto come di un «regalo alla parte di comunità che più ne ha bisogno».

Il primario di Oncoematologia Paolo Pierani ha ricordato l’intensa attività del reparto, che solo dal 2011 al 2015 ha visto 11 mila accessi tra day hospital e ambulatori, per circa 1.400 ricoveri. Caporossi invece è ritornato sul nuovo Salesi, il progetto da 40 milioni di euro che prevede la costruzione del pediatrico al posto della vecchia camera mortuaria dell’ospedale regionale di Torrette. «Vogliamo rimettere in pista l’ospedale pediatrico specializzato dell’Adriatico. Era inqualificabile e assurdo il disegno che mirava ad acciaccare il Salesi dentro l’ospedale regionale» ha ricordato Caporossi. Ma quando sarà realizzato il nuovo ospedale? Serviranno ancora anni e il direttore generale degli Ospedali riuniti non si sbilancia. «I tempi non li dico. I tempi sono quelli dei progetti concreti, non solo quelli dei muri» ha tagliato corto Caporossi. Il direttore di dipartimento Ascanio Martino ha invece sottolineato i livelli raggiunti dal Salesi. «Da alcuni mesi abbiamo iniziato ad applicare la chirurgia robotica su bambini di 12 chilogrammi di peso per patologie complesse, altrimenti difficilmente operabili. Siamo uno dei pochi ospedali d’Italia a farlo, questo è il futuro della chirurgia pediatrica» ha spiegato Martino.

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