Ancona ricorda i suoi desaparecidos
con Vera Vigevani Jarach

Mafalda e Luis

Tra le iniziative organizzate dalle istituzioni in occasione, della Giornata della memoria 2017, articolate in più giorni, si colloca anche una visita al largo dello Stadio Dorico intitolato tempo fa a Mafalda Corinaldesi e Luis Stamponi, madre e figlio di origine anconetana, desaparecidos in Argentina insieme a migliaia di altre persone, ai tempi della dittatura. L’intitolazione di uno spazio cittadino alle due vittime del regime degli anni Settanta-Ottanta era stata resa possibile grazie all’iniziativa congiunta del Comune, assessorato Pari Opportunità, associazioni quali CGIL, Terzavia Onlus, 24 marzo, casa Argentina Latinoamericana delle Marche , che insieme avevano svolto svariate iniziative di divulgazione e sensibilizzazione sulla vicenda
Nel frattempo, di recente, a conclusione del notissimo processo Condor che si è svolto a Roma al termine di una inchiesta ventennale che ha riguardato 23 italiani trucidati in Argentina, Cile, Bolivia, Perù, Paraguay e negli altri Paesi coinvolti, è stata emessa la sentenza che condanna i responsabili dell’assassinio della nostra concittadina Mafalda Corinaldesi e di suo figlio.
Questo esito processuale si lega anche alla presenza, nei prossimi giorni ad Ancona, per la Giornata della Memoria, di Vera Vigevani Jarach, più volte invitata ad invitata da Terza Via e dalle altre associazioni, come testimone sia dell’Olocausto sia degli eccidi nel continente latino americano. Ottantotto anni, nipote di persone internate ad Auschwitz e fuggita in Argentina con i genitori per sfuggire alla stessa sorte, ha subìto la perdita di una figlia, appena diciottenne, assassinata dai militari argentini.
La signora Vigevani Jarach sarà a Fano e ad Ancona per una fitta serie serie di incontri, a partire da oggi, incontrando autorità, scuole in svariate sedi e assistendo ad uno spettacolo teatrale. Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, dopo un’altra importante tappa cittadina, visiterà -come anticipato- lo spazio dedicato a Mafalda e Luis Stamponi tra il viale della Vittoria e corso Amendola, rendendo omaggio alle vittime dell’efferata e sistematica eliminazione dei cosiddetti oppositori del regime.