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Delitto del catamarano:
di nuovo libero De Cristofaro,
la beffa dell’estradizione

ANCONA - Il killer della skipper pesarese Annarita Curina è irreperibile. In Italia doveva scontare l'ergastolo. Dopo due evasioni era stato arrestato a maggio, in Portogallo, dalla squadra mobile del capoluogo dorico. Russo: "Non sappiamo se si sia trattato di un errore o se per la magistratura portoghese poteva bastare così e tornare libero. Aspettiamo disposizioni. Per ora non abbiamo ripreso le ricerche"

 

Il passaporto falso di Filippo De Cristofaro quando è stato arrestato a maggio

 

E’ di nuovo libero il killer del catamarano Filippo De Cristofaro, oggi 63enne. Dopo l’arreso di maggio, in Portogallo, ad opera della squadra mobile di Ancona (leggi l’articolo), arrivato a distanza di due anni di latitanza (era evaso due volte dal carcere), il Rambo dei mari ha fatto perdere le sue tracce. In Italia doveva scontare una condanna all’ergastolo per l’omicidio della skipper pesarese Annarita Curina, 33 anni, uccisa il 10 giugno 1998 a colpi di machete, per rubarle il catamarano. Era in carcere in Portogallo, dal maggio scorso. La magistratura milanese attendeva l’estradizione per riaverlo in Italia ma ora è irreperibile. «Non sappiamo se si sia trattato di un errore – commenta Virgilio Russo, capo della squadra mobile di Ancona – o se invece per la magistratura portoghese poteva bastare così e tornare libero. Noi aspettiamo disposizioni da Milano. Per ora non abbiamo ripreso le ricerche anche perché dubito che sia in Italia, qui verrebbe subito arrestato. Avrà anche lasciato il Portogallo». La questura di Ancona ha ricevuto ieri la comunicazione ufficiale dal pm di Milano che informava la polizia che Pippo De Cristofaro era di nuovo libero. «Non è ancora del tutto chiaro – continua Russo – se la permanenza nel carcere portoghese fosse dovuta alla pena da scontare perché trovato in possesso di un passaporto falso o se in attesa dell’estradizione per l’Italia». De Cristofaro di fatto è stato rilasciato il 15 ottobre dalle autorità portoghesi. Dal Portogallo non era mai arrivata una risposta a proposito della richiesta di estradizione. La magistratura milanese lo ha appreso perché chiedendo a che punto era la procedura hanno avuto come risposta che aveva esaurito il termine per la custodia cautelare e quindi era stato rimesso in libertà. L’autorità giudiziaria portoghese in tutto questo periodo non aveva concesso l’estradizione. Tornato libero, De Cristofaro si è reso irreperibile.  Della vicenda si sta interessando il ministero della Giustizia. «La responsabilità è delle autorità portoghesi – commenta all’Ansa l’ex pm milanese Ferdinando Pomarici, oggi in pensione, che aveva seguito il caso –  si parla tanto della giustizia italiana ma se l’avessimo fatta noi una cosa del genere ci avrebbero massacrato. Con tutta la fatica che abbiamo fatto per prenderlo, ora chi lo dice ai familiari della vittima?».

Redazione CA

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