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Scompare da casa,
ritrovato vivo in un dirupo
dopo un volo di dieci metri

GENGA - L'uomo di Moie, sposato e padre di famiglia, non aveva fatto rietro a casa in serata. Lanciato l'allarme dalla moglie, sono scattate le ricerche su tutto il territorio. Ritrovato all'alba a Falcioni

Il momento dei soccorsi nelle foto dell’unità di soccorso cinofilo di Jesi

 

Fuggito di casa ieri sera, è stato ritrovato questa mattina (25 febbraio) all’alba in un dirupo a Falcioni di Genga. Un volo di dieci metri, senza conseguenze gravi per l’uomo, 43 anni, residente a Moie, sposato e padre di famiglia. Non è in pericolo di vita anche se ha riportato diverse fratture. L’uomo che non ha mai perso conoscenza è stato portato all’ospedale.

L’allarme della scomparsa è stato lanciato ieri sera dalla moglie, dopo che l’uomo non ha aveva fatto ritorno a casa. Scattete immediatamente le ricerche in tutto il territorio da parte dei carabinieri di Jesi, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Lo scomparso è stato ritrovato dai carabinieri di Fabriano, grazie anche al gruppo cinofili, alle prima ore di questa mattina, in un dirupo della frazione di Genga. Ancora da accertare le cause che l’hanno visto precipitare da circa 10 metri di altezza.

Le Unità cinofile sono state allertate subito dopo mezzanotte di venerdì dal referente regionale della Protezione Civile della Regione Marche, richiedendo l’invio in prima battuta di almeno una unità cinofila.
Alle ore 1,30 il primo nucleo operativo, composto da Stefano Panaro Michele Pacetti ed il cane Gil, erano sul posto a disposizione dell’Ucl dei vigili del fuoco già operativi dal pomeriggio di venerdì, nonostante la situazione atmosferica e la pioggia battente ed incessante. Hanno svolto un breve briefing e poi hanno iniziato la ricerca a ridosso del monte Revellone, accompagnati dai vigili del fuoco, utilizzando le torce per riuscire a vedere in mezzo alla fitta boscaglia.
Dopo circa due ore di ricerca, senza aver trovato nulla sono rientrati alla base. Questa mattina, alle 7 circa, sono riprese le ricerche. La squadra delle Unità cinofile di soccorso di Jesi formata da Barbara Verdenelli con il cane Naira, Michele Pacetti con il cane Gil, Rosa Fiore con il cane Fulmine ed il logista Fausto Capalbo, una volta assegnata l’area da bonificare, si è messa subito al lavoro. Proprio il logista, Fausto Capalbo, durante la sua perlustrazione a piedi è stato attirato dalle urla del disperso e immediatamente si è attivata la macchina del recupero e presa in carico sanitaria dell’uomo ferito. Determinante è stato l’apporto investigativo dei carabinieri della Compagnia di Jesi che avevano raccolto la denuncia di scomparsa. Grazie alle nuove tecnologie gli uomini del maggiore Benedetto Iurlaro, sono riusciti ad individuare subito il segnale del telefonino che il 43enne aveva ancora acceso, e quindi ad indirizzare con precisione le ricerche.

(Servizio aggiornato alle 14,28)

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