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Mercato delle Erbe,
il sindaco: “Servono idee e soldi”

ANCONA – Mancinelli: “Presentate proposte e suggerimenti, ne terremo conto nel bando di gara". Avviso prorogato al 30 aprile per il recupero del contenitore di corso Mazzini. Il nome del gestore è già in tasca? “Il confronto è trasparente alla luce del sole, aperto a tutti gli interessati, anche di livello nazionale”

 

di Emanuele Garofalo

Prorogata al 30 aprile la chiamata agli imprenditori e agli investitori per riqualificare il Mercato delle Erbe. “Non è il bando per la selezione del gestore, ma l’avviso di interesse pubblico: chiunque può avanzare suggerimenti e proposte che saranno accolti nel bando vero e proprio. A quando la scelta del gestore? Entro fine anno” sottolinea il sindaco Mancinelli. E se la chiamata andrà deserta, il bando si fermerà? “Sarebbe comunque positivo che ci fossero proposte, per dare la possibilità di fare un capitolato di gara aderente alla realtà. Dai confronti informali che ho avuto con gli imprenditori posso dire che l’interesse c’è, poi si deve tradurre in fatti” replica Mancinelli. Ma intanto l’avviso di manifestazione di interesse approvato dalla giunta ha già provocato diverse reazioni. Perché è vero che questo bando pubblicato dal Comune non è ancora la gara per la selezione del gestore e che fino al 30 aprile si possono avanzare miglioramenti e idee, ma il piano di fattibilità economico finanziario ipotizzato parla chiaro: servono come minimo 1,5 milioni di euro di investimento per il restauro del Mercato, in cambio verrà data la concessione di 30 anni. Se tutti gli spazi saranno affittati ci sarà una rendita annuale di 80 mila euro, al netto dei circa 30 mila euro di spese annue tra bollette e manutenzioni ordinarie. Alla fine dei 30 anni il guadagno può essere di 2 milioni netti. C’è la possibilità di aumentare le metrature del primo piano con un soppalco, fino a 500 mq secondo l’assessore Manarini, in aggiunta ai 622 mq già esistenti del primo piano, mentre al piano terra resterà l’area dedicata ai banchi dell’ortofrutta. L’uso resterà commerciale. Questo in sostanza il business plan del Mercato delle Erbe, ecco allora le prime critiche come quelle di Boari e Capannelli (leggi l’articolo) secondo cui difficilmente il centro città può sostenere un investimento del genere, senza altri interventi su piazza Pertini, ex Palazzo della Provincia, viabilità e sosta. Insomma, era quello che sosteneva il progetto commissionato da Vista Mare (leggi l’articolo). Porte aperte anche a loro. “Anche le associazioni potranno presentare suggerimenti, ma sia chiaro: questo non è un dibattito generale con la città su cosa fare del Mercato delle Erbe. Il nostro interlocutore è chi riuscirà a gestire l’operazione commerciale. L’interesse? C’è e può essere un investimento appetibile anche per operatori di livello nazionale. Due milioni per una operazione immobiliare del genere è una cifra bassa, il difficile è la riuscita della parte commerciale. Visto che abbiamo bravi imprenditori anche locali, si facciano avanti” è l’appello del sindaco. Il nome del gestore del Mercato delle Erbe dunque non è già in tasca. “Questa procedura ci permette di interlocuire con tutti, con massima trasparenza, alla luce del sole” replica Mancinelli. Durata prevista dei lavori un anno e mezzo, durante il quale gli attuali commercianti del mercato potrebbero essere spostati in una copertura temporanea in piazza Pertini, rimanere nel Mercato, organizzando i lavori per stralci, oppure infine essere ospitati nel palazzo della Provincia. “Ma queste sono tutte ipotesi che valuteremo, non significa che il Mercato delle Erbe è legato ai lavori di piazza Pertini” aggiunge Mancinelli.

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