facebook rss

Crollo del ponte in A14:
la Uil si costituirà parte civile

DRAMMA A14 - Il sindacato anticipa la decisione. “Per ottenere equità e giustizia per familiari e vittime degli infortuni sul lavoro” spiega il segretario generale Graziano Fioretti

Il ponte crollato sull’A14

“Basta con gli infortuni sul lavoro, useremo tutti gli strumenti per combattere un fenomeno divenuto fuori controllo”. Così il segretario generale Uil Marche Graziano Fioretti commenta la decisione del sindacato di costituirsi parte civile nel processo che si aprirà per il crollo del cavalcavia in A14 dello scorso 9 marzo in zona Camerano, causando la morte dei coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani, oltre al ferimento di tre operai al lavoro sul viadotto. Il fascicolo aperto dalla procura per omicidio plurimo colposo non vede ancora iscritti nel registro degli indagati, in attesa della perizia assegnata al consulente tecnico, l’ingegnere dell’Univpm Luigino Dezi. La scelta di costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento danni a nome dei lavoratori è stata approvata dall’esecutivo Uil Marche. “Saranno le indagini  – precisa il segretario generale Uil Marche Graziano Fioretti – a stabilire le responsabilità di infortuni come quelli del crollo del ponte in A14 a Camerano, dove oltre alla coppia di coniugi che era in auto, sono rimasti feriti degli operai, e la morte dell’operaio caduto dal tetto di un capannone a Bellocchi di Fano, entrambi avvenuti il 9 marzo scorso. Ma noi vogliamo essere vicini alle famiglie e alle vittime di questi fatti, fornendo un supporto tecnico giuridico per ottenere equità e giustizia. Così come da oggi in poi il nostro servizio sicurezza del lavoro, a mezzo dei legali convenzionati, valuterà di costituire in giudizio la Uil Marche, per acquisire la conoscenza delle circostanze degli infortuni con l’unico obiettivo che è quello di migliorare la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X