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Nursind replica a Torrette:
“Il lavoro di un infermiere
non mette a rischio le sale operatorie”

ANCONA - Il segretario territoriale Giuseppino Conti risponde all'azienda Ospedali Riuniti sul caso del dipendente sanzionato. "La legge è chiara, devono riposare 11 ore di fila tra un turno e l'altro"

Franscesco Pezzuto con Giuseppino Conti del Nursind

«Una unità su 99 non è determinante a mettere a rischio l’attività delle sale operatorie. Il sabato poi, su 15 ne sono operative 3 di sale. Non si abbattono così le liste di attesa». Dopo l’intervento dell’azienda ospedali Riuniti (leggi l’articolo) sul caso dell’infermiere sanzionato (leggi l’articolo) perché si era rifiutato di fare un terzo turno di lavoro dopo i due precedenti, risponde il Nursind. «C’è una legge – ribatte Giuseppino Conti, segretario territoriale del sindacato degli infermieri – che non presta a tante interpretazioni. L’infermiere ha diritto ad 11 ore di riposo di fila tra un turno e l’altro. Se non fosse così chi va in sala operatoria deve sapere che potrà trovare personale che non ha riposato abbastanza. Non doveva essere sanzionato». Il Nursind risponde anche sulle 5 unità di infermieri in più che il direttore amministrativo Antonello Maraldo ha annunciato che arriveranno, per il 2017, al Blocco operatorio. In pratica il reparto del dipendente sanzionato, Francesco Pezzuto. «Sono a tempo determinato – dice Conti – questo vuol dire che ora che arrivano e iniziano ad essere autonomi ci vogliono almeno due anni per l’infermiere strumentista e uno per quello di sala. Per quando impara deve già andarsene. Poi non vorremmo che i 5 nuovi si trovino anche a fare le funzioni di Oss visto che per lo stesso numero ci sono in scadenza i contratti a tempo determinato di queste figure». Il segretario del Nursind poi rende noto che sei dipendenti della mobilità interna hanno rinunciato al trasferimento al Blocco operatorio.

(Mar. Ve.)

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